quello che scaturisce dalla decisione di Cinzia Deliberto, consigliere comunale della lista UNITI PER SCIACCA, di dimettersi dalla carica di segretario della Quinta Commissione consiliare. Una decisione che, stando alle indiscrezioni, avrebbe un significato politico, una sorta di "insofferenza" dietro la quale la Deliberto invocherebbe una necessaria superiore concertazione con l'Amministrazione in merito alle decisioni assunte. Non ultima, stando a quanto pare, quella culminata con la nomina del vicesindaco. Quello che è successo non è nulla che meriti al momento di essere ingigantito più di tanto, e la stessa Cinzia Deliberto oggi si trincera dietro un "no comment", ma evidentemente dentro la coalizione c'è già chi punta i piedi. L'esponente consiliare di maggioranza si sarebbe dimessa da segretario della commissione per lanciare un segnale. Vedremo se questo segnale sarà più o meno raccolto. Un problema che si è sempre puntualmente manifestato anche in passato, indipendentemente dal colore politico dell'amministrazione in carica.Nel frattempo ieri mattina in conferenza dei capigruppo non sono mancati i momenti di tensione. Sullo sfondo perfino il fair play tra i consiglieri. Un episodio in particolare è stato oggetto di nervosismo. Questi i fatti. Aveva inizialmente comunicato di non potere partecipare all'incontro per un impegno di lavoro il capogruppo di PROGETTO SCIACCA Pasquale Bentivegna. A rappresentare il gruppo, dunque, sarebbe stato Calogero Bono. Poi, però, Bentivegna, evidentemente liberatosi anzitempo dagli impegni, si è presentato in Sala Viola. Non certo per riprendere possesso del suo ruolo di capogruppo. No, Bentivegna fa sapere oggi che avrebbe voluto fare solo lo spettatore, lasciando al candidato a sindaco del centrodestra il ruolo già assunto ad inizio lavori. Tuttavia il responsabile di UNITI PER SCIACCA Fabio Leonte avrebbe posto un problema alla presidenza, ritenendo che la presenza alla conferenza di due esponenti dello stesso gruppo violasse il regolamento. E così Bentivegna, sebbene a denti stretti, si è accomodato fuori, sottraendosi, a quanto pare, al successivo invito del presidente Pasquale Bentivegna a rientrare. Piccole schermaglie che, tuttavia, marcano nettamente le distanze tra gli schieramenti. Bentivegna non nasconde di essere deluso: "Non avrei preso la parola, avrei solo ascoltato, sono un consigliere comunale", precisa al nostro Telegiornale. Intanto sul fronte dell'ufficialità il capo di Sala Falcone Borsellino Pasquale Montalbano definisce la conferenza dei capigruppo di ieri mattina "una riunione utile, proficua e necessaria". "Ho accolto con grande senso di responsabilità e sensibilità istituzionale – osserva oggi Montalbano – la richiesta proveniente dai gruppi di Opposizione di centrodestra".