I medici di famiglia affiancheranno Usca e ospedali nella lotta al Covid, eseguendo i tamponi ai soggetti più a rischio e a chi attende il controllo finale per uscire dalla quarantena, collaborando anche all’assistenza domiciliare.
Medici di base e pediatri saranno chiamati ad effettuare il tampone ai soggetti che sono certi di essere stati almeno un quarto d’ora nello stesso posto di un positivo e a chi attende l’ultimo tampone di confermna, quello che certifichi la guarigione.
Il commissario dell’Asp Mario Zappia ha già incontrato la scorsa settimana i medici agrigentini. Ci stiamo organizzando, dichiara Zappia nel corso della trasmissione l’Ospite, perché la disponibilità c’è, ma è stato chiesto che venga messo a disposizione un locale, dove effettuare i tamponi, da parte dell’Asp o del Comune.
Non solo i tamponi da effettuare, i medici di famiglia e pediatri, secondo quanto annunciato dal commissario dell’Asp, saranno messi nelle condizioni di verificare in tempo reale l’esito del tampone e comunicarlo ai propri assistiti. Questo dovrebbe migliorare la tempistica e la comunicazione alle tante persone che rimangono bloccate, in quarantena, in attesa dell’ultimo tampone che attesti la negatività.