Sarà stata pure una bravata, ma adesso due quattordicenni dovranno comunque spiegare, ad un magistrato della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Palermo, cosa sia accaduto nel dettaglio ieri pomeriggio a Isabella, nella zona di via dei Peri, da dove cioè si è propagato l'incendio che ha mandato in fumo altri ettari di macchia mediterranea a San Calogero. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Sciacca, agli ordini del capitano Marco Ballan, dopo aver dato fuoco ad alcune sterpaglie, verosimilmente con un accendino, su un terreno secco e ben alimentato dal vento, i due giovani, assai probabilmente impauriti dal fatto che l'incendio si è immediatamente propagato diventando indomabile, sono fuggiti con le biciclette, rintanandosi nelle loro case, e senza avvisare nessuno. Qualcuno però li aveva visti, e questa testimonianza sembra essere stata fondamentale agli investigatori per risalire alla loro identità. I due hanno ammesso le proprie responsabilità, scaricando tuttavia l'uno sull'altro la colpa di avere acceso le fiamme. L'incendio, che ha impegnato per lo spegnimento anche un elicottero, ha bruciato almeno due ettari di terreno coltivato a pini e palme nane, lambendo anche alcune abitazione. I due quattordicenni sono stati sentiti a lungo presso i locali della caserma con i genitori, al fine di accertare la dinamica. Sono stati denunciati a piede libero con l'accusa di incendio boschivo. Il comando della Compagnia di Sciacca oggi in una nota sottolinea come gli sforzi al fine di mantenere alto il controllo del territorio siano massimi, soprattutto in questo periodo di vacanza. Il capitano Marco Ballan oggi ringrazia chi ha collaborato nell'attività eseguita immediatamente dopo l'incendio, ricordando che l'attenzione di tutte le istituzioni in merito alla problematica degli incendi è altissimo, come dimostra lo stesso protocollo d'intesa sottoscritto dalla procura della repubblica di Sciacca con le varie autorità locali e forze dell'ordine. Le pene previste per gli incendi boschivi sono elevate: si va infatti da un minimo di 4 ad un massimo di 10 anni di reclusione. Una stagione pesantissima, quella degli incendi a Sciacca. Quelli a San Calogero sono iniziati addirittura il primo maggio scorso. Da allora in quella zona se ne sono susseguiti almeno una mezza dozzina. Ma l'incendio che più di tutti ha destato preoccupazione è stato sicuramente quello di contrada Pierderici, che ha costretto la protezione civile ad evacuare diversi palazzi nella zona compresa tra via Ravasio e viale della Vittoria. Incendio per il quale com'è noto è stato anche operato un arresto.