condizioni di degrado in cui versa piazzetta Lombardo e l'adiacente villetta. Le foto ci sono state trasmesse da un nostro telespettatore, residente in zona, che lamenta l'abbandono in cui versa l'area e la sua mancata pulizia. Come si può osservare, a terra giacciono, da oltre un mese, rami potati da terra con semplici cesoie e che sono ormai secchi e invasi dalla cocciniglia. A terra si trovano pure rami di palma caduti a causa del vento e ammucchiati alla meno peggio da diversi giorni. La fontana, inoltre, non funziona da mesi. Probabilmente l'acqua è stata chiusa per non riparare una grossa perdita che correva fin sulla strada e permettere alle attività commerciali della zona di lavorare senza, per così dire, fastidi. Infine si nota il cestino della carta, divelto e appoggiato ad un ficus, come se questa fosse la sua posizione naturale... Gli alberi che insistono in piazzetta Lombardo non vengono potati frequentemente e le bacche sul marciapiede, calpestate dai passanti, creano uno strato di fanghiglia pericolosa, specialmente quando piove, e che ha causato numerosi scivoloni ai pedoni. Il Comune, da diverso tempo, a quanto pare, non ha né personale a sufficenza né attrezzatura né fondi per occuparsi di questo e di altri problemi. I residente della zona chiedono all'amministrazione comunale di intervenire e di ripulire tutti i vialetti.
E ci spostiamo adesso in periferia, in particolar modo in zona Bordea, San Giorgio e Santa Maria, dove la ditta che si occupa del servizio di raccolta rifiuti, ha provveduto, per l'ennesima volta, a bonificare le aree in questione in cui i soliti incivili sono soliti abbandonare la propria spazzatura. Il problema, infatti, non riguarda soltanto i mesi estivi, ma praticamente si ripete sempre, posto che gli zozzoni non vanno mai in vacanza. Come si evince dalle foto che vi mostriamo, i mezzi meccanici hanno nuovamente ridato dignità a queste aree dove la puzza si era fatta nuovamente insopportabile. Inutile ribadire che ci appelliamo alla buona volontà di tutti affinché tutto questo non si ripeta. Compatibilmente con l'eccezionale ampiezza del territorio saccense, servirebbero più controlli e più sanzioni per combattere questo triste fenomeno che si ripercuote non soltanto sull'ambiente e sulla natura, ma anche sui conti pubblici, dato che queste bonifiche periodiche vengono pagate da tutti noi, anche da coloro che eseguono in maniera corretta la raccolta differenziata.