inevitabilmente, continuando ad alimentare uno stato di incertezza e di preoccupazione, mentre il virus avanza inesorabilmente.
E’ la segreteria regionale dell’Ugl a prendere posizione sulla questione chiedendo al presidente Musumeci forti azioni per superare l’attuale situazione legata alla carenza dei vaccini. La Sicilia non può rimanere a guardare ed aspettare,ma deve immaginare anche soluzioni alternative per superare questa criticità sostengono il segretario Carmelo Urzì ed il segretario dei medici Raffaele Lanteri, commentando la fase di rallentamento che fa registrare ogni giorno l'attività di somministrazione dei vaccini anticovid. Siamo in ritardo di almeno un mese sulla tabella di marcia, visto che solo la scorsa settimana è iniziata la somministrazione per gli over 80 e per forze dell'ordine e personale scoastico, mentre non si hanno dati certi, evidenziano ancora i responsabili del sindacato, sul completamento dell'intero comparto degli operatori medici e sanitari (del pubblico e del privato), così come non si ha certezza sulla totale copertura dei dipendenti e degli ospiti delle residenze sanitarie assistite, delle comunità terapeutiche e delle case di riposo.
Anche l’Ugl, poi, pone la questione della vaccinazione dei soggetti fragili (ovvero disabili psichici e fisici ed i malati oncologici) che, a loro avviso, avrebbero dovuto già essere coperti dal vaccino.
Temono i rappresentanti dell’Unione Generale del Lavoro che di questo passo i tempi possano diventare più lunghi del normale, rendendo vana la campagna vaccinale avviata e ritengono che, a questo punto, il governo regionale debba iniziare a guardarsi attorno. Insomma, per l’Ugl anche la Sicilia, come stanno facendo i governatori di altre regioni italiane, debba verificare e percorrere la strada dell’eventuale acquisto in proprio di scorte di dosi tali da consentire un vero e proprio programma di vaccinazioni di massa per ripartire a livello sociale ed economico, evitando nuove tragiche chiusure.