istituita in seno al Comune di Sciacca per intensificare le attività di accertamento e recupero delle entrate. Tecnicamente si chiama "gruppo di lavoro intersettoriale", istituito con apposita delibera di giunta, al quale verrà corrisposto un compenso incentivante. Ne fanno parte due unità del settore Finanze e Tributi, due del settore Urbanistica e una per parte di Sviluppo Economico, Lavori Pubblici, Impianti e Patrimonio e Polizia Municipale. Nella delibera adottata viene sottolineato che “stante la difficile situazione finanziaria dell’ente, sempre più richiamata ogni anno dalla sezione regionale della Corte dei conti, l’amministrazione comunale ritiene urgente e improrogabile attuare azioni di reperimento di risorse finanziarie”. E ancora: “la gestione delle entrate ha assunto negli ultimi anni importanza strategica e fondamentale a seguito anche dell’evoluzione della finanza locale verso il federalismo e che “gli interventi sul recupero delle entrate tributarie ed extratributarie rappresentano oggi la parte più rilevante dei bilanci degli enti locali per la copertura delle spese correnti, l’erogazione dei servizi ai cittadini e per la sopravvivenza stessa degli enti”. Tra le somme che si potrebbero recuperare ci sono sicuramente quelle riguardanti i 13 milioni di euro di somme non incassate in dieci anni. Tra queste non ci sono solo le tasse, ma anche ad esempio gli stessi oneri urbanistici. Per non parlare delle somme che si sarebbero potute incamerare se solo si fossero portate avanti le pratiche di sanatoria edilizia. Da una stima non confermata, pare che al Comune ne siano giacenti in numero clamoroso, tra 6000 e 7000. Ciascuna pratica avrebbe potuto permettere al comune di incassare un bel po' di soldini. Ma l'ufficio sanatoria non ha mai funzionato. E d'altra parte senza il personale necessario come avrebbe potuto? Con la conseguenza che i condoni, ancorché discussi e discutibili, a Sciacca sono passati in cavalleria.