E' forte la denuncia che il Tribunale per i Diritti del Malato muove oggi per le condizioni in cui versa uno dei reparti fondamentali del Giovanni Paolo II.
Una situazione che contempla la mancanza di apparecchiature necessarie alla diagnostica strumentale nelle varie sale, ma anche la mancata attivazione di quelle che sono state acquistate da anni. A ciò si aggiunge la grave carenza di personale sanitario e parasanitario che costringe gli operatori in servizio a turni massacranti. E non va meglio anche sul piano dell'immagine del reparto, viste le criticità strutturali che, pur persistendo da tempo, non sono state ancora superate. Parliamo dei pavimenti sconnessi, di sedie e panche rotte.
Tutto ciò, denuncia Lilla Piazza, comporta grave disagio alla numerosa utenza del territorio e allo stesso nosocomio che troppo spesso non riesce a fronteggiare le richieste che vengono dalla medicina d’urgenza, ma anche dai reparti, dove spesso pazienti rimangono troppo tempo ricoverati in attesa di esami diagnostici strumentali, il che sicuramente aggrava i costi del ricovero per le casse dell’azienda, senza tenere conto della sofferenza dei pazienti costretti a restare ricoverati per lungo tempo.
Il Tribunale per i Diritti del Malato chiede interventi immediati ai vertici dell'Azienda Sanitaria Provinciale.