Per qualche ora Sciacca sabato scorso è stata al centro della politica regionale e, perfino, di quella nazionale. All'Hotel Lipari di Sciaccamare il leader del Partito Democratico Matteo Renzi, insieme al suo libro dal titolo AVANTI, PERCHÉ L'ITALIA NON SI FERMA edito da FELTRINELLI, ha anche voluto con sé per qualche minuto sul palco il rettore di Palermo Fabrizio Micari, candidato alla Presidenza della Regione, il nome di colui che nell'immaginario dell'elettorato di centrosinistra, avrà il compito di far dimenticare Rosario Crocetta. Di fronte ad una affollata platea di simpatizzanti e di personalità più o meno di spicco del Partito Democratico siciliano, Renzi ha parlato dei suoi mille giorni al governo del Paese, della sua delusione per la sconfitta al referendum, della sua decisione di lasciare tutto e della spinta a tornare in gioco. Renzi ha risposto alle domande di Massimo D'Antoni toccando diverse questioni, tra cui quella riguardante la stessa inchiesta Consip. Renzi ha parlato poi di quello che, a suo dire, significa oggi essere di Sinistra. Non sono mancate, infine, le stoccate agli avversari della politica nazionale.Alla fine Renzi si è congedato ripartendo alla volta di Marsala. Prima però c'è stato spazio per il bagno di folla e di selfie.