Da ieri, infatti, le ditte Bono Sea e Sam hanno deciso di sospendere ogni attività, e non certo solo quella che riguarda la selezione dei rifiuti differenziabili. Il credito vantato è lievitato fino ad oltrepassare già la soglia del milione di euro. Sogeir non paga, e le imprese, che non riescono più a pagare gli stipendi dei lavoratori, si sono già dichiarate sull'orlo del baratro. È in questo scenario che si inserisce la notizia di oggi dell'ennesimo guasto al tritovagliatore, lo strumento che recupera i rifiuti differenziabili presso la discarica di contrada Saraceno Salinella. Ma è in questo scenario che si inquadra anche la notizia dell'avvenuto ritiro delle dimissioni dalla carica da parte del commissario straordinario di Sogeir Calogero Gueli. Si tratta comunque di un fatto assolutamente formale, visto che il mandato del funzionario in ogni caso scade venerdì prossimo, 15 settembre. Gueli, nelle ore che corrispondono agli sgoccioli del suo mandato, sta cercando di trovare i soldi necessari per abbattere il debito nei confronti delle ditte appaltatrici del servizio. Ma si tratta di una impresa impossibile. Sullo sfondo, infatti, c'è sempre il solito drammatico problema: su diciassette comuni solo alcuni pagano quanto dovuto, altri pagano solo una parte, altri ancora non pagano niente. La verità è che a sostenere le conseguenze della sospensione del servizio (raccolta differenziata ma anche indifferenziata) sono anche quei territori in regola coi versamenti. Situazione che non funziona più, e che ha frustrato Gueli a tal punto da indurlo nelle settimane scorse a rassegnare le dimissioni. Al momento a Sciacca i cassonetti sono stati regolarmente svuotati, ma la spazzatura si trova all'interno degli autocompattatori, e anche volendo non può essere conferita negli impianti. Insomma: stando così le cose già domani i contenitori dei rifiuti rimarranno pieni di spazzatura. Con tutte le conseguenze del caso, sia per il decoro del territorio, sia per i rischi di tipo igienico sanitario. Sembrano ormai contate le ore di Sogeir. Occorre però conferire tutti gli impianti alla SRR, la Società di Regolamentazione dei Rifiuti presieduta dal sindaco di San Biagio Platani Santino Sabella. Conferimento che dovrebbe essere effettuato dal liquidatore Vincenzo Marinello e dal responsabile della Sogeir Impianti Giovanni Indelicato. Inutile dire che c'è molta preoccupazione da parte dell'amministrazione comunale di Sciacca. L'assessore Paolo Mandracchia sta seguendo la vertenza, e più volte è intervenuto presso Sogeir affinché onorasse i suoi debiti. "Non abbiamo più neanche interlocutori", ha detto nei giorni scorsi al nostro telegiornale l'imprenditore Enzo Bono riferendosi proprio al fatto che Gueli si era dimesso. Il problema è che la fine di Sogeir e il passaggio delle consegne definitivo alla Società di regolamentazione dei rifiuti rischia di non risolvere il problema. Soprattutto se alla fine ci sarà sempre un problema di costi da sostenere, per i servizi e gli impianti gestiti in comune tra i vari territori, questione al di sopra del piano ARO, che vede il comune di Sciacca gestire direttamente il servizio di raccolta e smaltimento. Ma l'emergenza tra le emergenze riguarda gli scarsi livelli di raccolta differenziata. Non ci sarebbe bisogno infatti di alcun tritovagliatore se si riuscisse a farla bene. Un settore che occorre di essere organizzato, gestito e divulgato attraverso quella campagna di sensibilizzazione che, prima o poi, si spera, dovrà partire.