Rosario Livatino, dalla Cattedrale, con diretta su Raiuno a partire dalle 10. Durante la celebrazione eucaristica, sarà mostrata la camicia sporca di sangue indossata dal magistrato nel giorno del vile agguato mafioso che gli costò la vita. Il reperto, considerato una vera e propria reliquia dalla Chiesa agrigentina, finora era stato mostrato soltanto durante i processi di Caltanissetta. Comparirà domani all’interno di una teca trasparente, tirata fuori dalla classica busta plastificata dei reperti giudiziari. Sono appena duecento gli invitati ammessi all'interno della Cattedrale in virtù delle disposizioni anticovid -19. Rosario Angelo Livatino è il primo magistrato della storia ad essere beatificato. Per Canicattì e la provincia di Agrigento, Livatino è un modello di riscatto possibile contro mafia e «Stidda». Il giudice venne freddato dai sicari nel 1990 lungo la statale 640 Caltanissetta – Agrigento. Si stava recando da casa verso il Tribunale di Agrigento da solo, con la sua utilitaria, senza scorta, inseguito a piedi lungo una scarpata, colpito alle spalle, con la camicia azzurra che in un attimo diventa rossa. Dopo la sua morte, il giudice Francesco Di Maggio dichiarò: "Dietro la bara di Livatino non può nascondersi tutta la magistratura", alludendo a precise responsabilità ed inerzie dei superiori del giudice assassinato. Tra le frasi più importanti, ritrovate negli appunti, di Rosario Livatino, martire in odium fidei, ricordiamo: «L’indipendenza del giudice non è solo nella propria coscienza... ma nella sua moralità, nella sua credibilità» e poi: “Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili”.
E' stata scritta anche la seguente preghiera di preparazione alla beatificazione.
Padre santo e misericordioso,
ti ringraziamo per la testimonianza credibile
del servo di Dio Rosario Angelo Livatino,
magistrato e martire per la fede.
Ponendosi “sub tutela Dei”
e ispirandosi ogni giorno al Vangelo,
ha vissuto la sua vita,
offrendoci un luminoso esempio di santità laicale.
Conformato pienamente a Cristo tuo Figlio,
ha vissuto la beatitudine dei perseguitati per la giustizia
e, come il chicco di grano che resta solo,
muore per portare frutto.
Illuminato dallo Spirito Santo,
con impegno quotidiano,
ha offerto il culto a te gradito
attraverso l’amore per la giustizia e la carità per i fratelli.
Per sua intercessione ti chiediamo
di saper contrastare le “strutture di peccato”
e le varie mentalità mafiose
che deturpano l’uomo e minacciano la vita umana,
per vivere la beatitudine della giustizia e della pace.