ha conseguito il momentaneo effetto di accendere i fari sulla questione, ma è sicuramente mancato un adeguato e preventivo coinvolgimento delle diverse componenti politiche e civiche della città. Così oggi il Comitato Civico Patrimonio Termale che pure ha preso parte all’iniziativa della scorsa settimana e che da tempo sollecitava espressamente una presa di posizione della città anche con gesti eclatanti. La marcia verso Palermo, scrivono i componenti, non ha fatto registrare quella partecipazione che era auspicabile per una serie di circostanze, dai quattro giorni feriali e con particolari difficoltà logistiche in cui si è svolta, alla tradizionale timidezza della cittadinanza sull’argomento termale, al fatto che, a torto o a ragione, ha assunto una connotazione politica che non ha giovata alla sua migliore riuscita. Per il Comitato Civico Patrimonio Termale è necessario cambiare rotta attraverso iniziative inclusive, una reale condivisione d’intenti e di progettazione tra tutte le forze politiche e civiche della città per la riapertura delle Terme di Sciacca e una loro autentica valorizzazione. Il Comitato evidenzia di avere un’unica colorazione: quella civica. Forte di questa centralità chiede a tutte le parti in gioco di spogliarsi da ogni approccio strumentale o partitico per partecipare attivamente a quella che ritiene debba essere la battaglia di tutta la città e si dice pronto ad organizzare di propria iniziativa “un tavolo di lacvoro cittadino” al quale partecipino attivamente e senza preconcetti tutte le forze politiche, economiche e civiche. Forti le accuse che il Comitato Civico muove nei confronti della Regione siciliana, proprietaria del bene termale, e che generato il disastro, prima con la chiusura delle Terme, poi con il progressivo disinteresse che ha portato al degrado delle strutture e recentemente anche con il rifiuto del presidente Musumeci a confrontarsi con la città. Per il Comitato, sotto la bandiera delle Terme, la città di Sciacca deve ritrovare quell’unità che le consenta di rendersi finalmente protagonista del proprio futuro.