nonostante il bollettino giornaliero dei nuovi contagi abbia spesso visto l’isola, in questa settimana, in testa a tale classifica regionale. Si guarda però al progressivo calo dei ricoveri, i posti letto occupati da pazienti Covid in Sicilia sono il 7%, quelli in terapia intensiva il 4%. Preoccupa, invece, l’andamento della campagna vaccinale nell’isola, nonostante la Regione evidenzi il superamento del target settimanale assegnato dalla struttura commissariale nazionale, ad oggi sono 3 milioni 630 mila 338 le dosi somministrate, ossia l’86,1% di quelle ricevute. Percentuale che pone la Sicilia agli ultimi posti per vaccinazioni, peggio solo Calabria e Sardegna. E’ soprattutto la percentuale di over 60 che non ha ancora fatto neanche la prima dose a destare particolare apprensione, rappresenta il 25 % degli aventi diritto. Peraltro si teme un ulteriore calo nelle prenotazioni, unito ad una riduzione delle consegne previste per il mese di luglio. Ne è consapevole l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza nonostante siano stati incrementati i centri vaccinali in tutte le province. Basti pensare che nella nostra ci sono due hub: a Sciacca e ad Agrigento, ma anche i centri vaccinali negli ospedali di Ribera, Canicattì e Licata e quelli operativi nei distretti. La Regione garantisce, peraltro, che nonostante la possibile riduzione nella fornitura del vaccino Pfizer, a luglio, le dosi ci sono e sono sufficienti a portare avanti la campagna vaccinale nell’isola con l’obiettivo di completare l’immunizzazione entro la fine dell’estate, anche a fronte dell’allarme legato alla variante Delta che già circola in Sicilia. Per raggiungere l’obiettivo, ha dichiarato l’assessore Ruggero Razza, servono efficienza organizzativa e sufficienti dosi di vaccini, ma occorre anche la volontà dei cittadini di vivere la vaccinazione come l’unica vera occasione per uscire dalla pandemia.