così come auspicato dall’Ati che contava entro la fine del mese di giugno di chiudere la pratica. Un problema di disponibilità del notaio fa slittare la nascita formale dell’Azienda che dovrà gestire il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento ai primi di luglio, probabilmente la prossima settimana.
Una corsa contro il tempo, dopo mesi e mesi di ritardi, che ora è più che mai necessario attuare per superare la gestione commissariale e a fronte di una situazione economica che rischia di esplodere riflettendonsi su un servizio fondamentale qual è quello dell’erogazione dell’acqua.
Non è solo una questione di disponibilità del notaio per l’appuntamento con la costituzione della società che si svolgerà, molto probabilmente al teatro Pirandello di Agrigento. Anche l’Ati deve definire qualche ultimo aspetto, ad esempio la stessa denominazione dell’Azienda che gestirà il servizio. E, infatti, è stata inviata ai sindaci agrigentini la richiesta di pronunciarsi sulle opzioni possibili. L’Assemblea Territoriale Idrica ha chiesto a ciascun comune di pronunciarsi, entro mercoledì 30 giugno, su una delle cinque possibili denominazioni individuate. La nuova società che si occuperà dell’acqua potrà chiamarsi: “Concordia”, “Idro Consortile Agrigentina”, “Acqua Bene Comune”, “Azienda Idrica Comuni Agrigentini” o “Acque Agrigentine & beni comuni”. Sarà scelta la denominazione che otterrà il maggior numero di preferenza.
C’è anche da designare la terna di componenti del CdA dell’Azienda Speciale Consortile. L’Ati ha diramato una manifestazione di interesse con le disponibilità da parte di esperti in materia di servizio idrico integrato e comprovata esperienza professionale in management aziendale che dovranno pervenire sempre entro mercoledì 30 giugno. L’assemblea Territoriale Idrica in realtà si è riservata la facoltà di nominare i componenti del Consiglio di Aministrazione anche al di fuori delle manifestazioni di interesse pervenute.
Scelta della denominazione dell’Azienda e dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ha evidenziato questa mattina la presidente Francesca Valenti, sono gli ultimi due adempimenti di competenza dell’Ati per la costituzione della Società. Poi si attende solo la disponibilità del Notaio a definire l’atto.