Così oggi gli ex consiglieri comunali di Sciacca Giuseppe Milioti, Calogero Bono e Lorenzo Maglienti sulla questione che sta generando non poca apprensione in tutta la provincia di Agrigento, quantomeno nei comuni ex Girgenti Acque. Il sindaco abbia il coraggio di emettere una ordinanza di requisizione degli impianti per gestire in proprio il servizio e quindi evitare l’interruzione dello stesso anche in via provvisoria. Per i tre ex consiglieri non si deve aspettare un solo giorno in più a fronte di disservizi nell’erogazione che ormai in città si registrano da settimane e che stanno determinando l’esasperazione tra i cittadini costretti a far ricorso alle autobotti dei privati. Peraltro, dicono i tre ex consiglieri, non sarà sicuramente celere il passaggio alla nuova gestione, ossia all’Azienda Idrica Comuni Agrigentini posto che tanti fondamentali passaggi devono ancora essere consumati. Insomma, nell’immediato c’è un problema gestionale da risolvere per non lasciare a secco la provincia di Agrigento con gravissime ripercussioni sul piano della tenuta sociale. Per il parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle Giovanni Di Caro è necessario ed urgente un intervento del governo. Musumeci non può continuare a ignorare, dice, i ripetuti appelli finalizzati ad evitare l'imminente crisi idrica nella provincia di Agrigento, che rischia di lasciare i rubinetti a secco in piena estate e con l' emergenza pandemica in corso. “La crisi che si è aperta dopo che il ciclone giudiziario ha travolto Girgenti acque – aggiunge il deputato 5 Stelle – è enorme. Come evidenziato dal commissario prefettizio Venuti le casse sono vuote con dipendenti, fornitori e aziende sul piede di guerra. Il rischio che i rubinetti restino a secco in tutta la provincia è concretissimo e per Giovanni Di Caro è il governo regionale che deve intervenire per evitarlo. Sulla questione ha annunciato la presentazione di una interrogazione parlamentare all’ARS. Misure straordinarie per un'emergenza straordinaria in attesa che cominci il cammino della nuova società consortile”. E' ciò che il parlamentare regionale del Partito Democratico, Michele Catanzaro, chiederà al Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa in ordine alla situazione di grande preoccupazione che si sta vivendo in provincia di Agrigento nel contesto del servizio idrico. “Siamo in una fase molto delicata di un servizio pubblico di primaria importanza - dice Catanzaro – occorre un'azione comune da parte di tutti per trovare soluzioni immediate nel particolare momento di transizione che interessa il traghettamento dalla gestione commissariale alla nuova Azienda Idrica Comuni Agrigentini. Dopo l'ennesimo grido di allarme della gestione commissariale che sta completando il proprio mandato, Catanzaro auspica un intervento autorevole del Prefetto per garantire, in attesa dell'insediamento della nuova società, la regolarità del servizio, così come richiesto dalle comunità agrigentine.