Caretta caretta con l’assistenza dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Sicilia e centro di referenza nazionale, già riabilitate presso il centro di Palermo.
L’evento è stato organizzato nel corso di un seminario sviluppato in collaborazione con il Museo Diffuso dei Cinque Sensi di Sciacca nell’ambito delle attività del progetto Halykòs, promosso con il sostegno di Fondazione CON IL SUD e finalizzato a contenere l‘inquinamento da plastica del Fiume Platani.
I due esemplari erano stati soccorsi su segnalazione di alcuni diportisti alla Guardia Costiera che ha provveduto a recuperarli e farli arrivare al centro soccorso. Lì le due tartarughe sono state operate e riabilitate e finalmente ieri hanno potuto riconquistare il mare.
I due esemplari provenivano da Siracusa e Porticello (PA)
Una liberazione effettuata nell’ora del tramonto in un tratto suggestivo della costa agrigentina, tra le bianche falesie di Capo Bianco, vicino alle spiagge che anche quest’estate sono state interessate da nidificazioni e schiuse di centinaia di tartarughe.
“Una terra benedetta dalla natura quella siciliana – ha dichiarato Fabio Galluzzo di Marevivo – nella quale a fronte della ricchezza del territorio, la tutela dell’ambiente e la sensibilità cominciano ad affermarsi e dare frutti in termini di crescita civica . Aumentano le segnalazioni di animali in difficoltà da parte dei pescatori e anche da parte di semplici cittadini e così anche i recuperi e i successi nel loro soccorso, con la conseguente riduzione del grado di estinzione di molte specie a rischio.
"La liberazione delle due tartarughe è il perfetto simbolo di questa estate in cui tutti siamo ripartiti -ha dichiarato Viviana Rizzuto- Presidente del Museo Diffuso dei 5 Sensi.
All’iniziativa ha preso parte il giovane influencer Miliomillemiglia, giunto sulla costa agrigentina a seguito del giro d’Italia che sta effettuando in bici, partendo da Udine, e che è stato ospitato dalle due associazioni che lo hanno coinvolto in alcuni laboratori: i primi presso un laboratori orafo e di ceramica di Sciacca e il secondo in spiaggia, durante la liberazione delle due tartarughe marine, battezzate Emilia e Anna.