dell’Istituto Superiore di Sanità- Ministero della Salute. I dati certificano che anche questa settimana l’isola ha la più alta incidenza di casi Covid, uno degli indicatori presi in considerazione per il cambio di colore. In Sicilia l’incidenza è pari a 79,5 per 100mila abitanti. L’isola è poi seconda, dietro alla Calabria, per occupazione di posti letto in area medica, siamo al 17,3% a fronte della soglia limite del 15% e seconda regione per le terapie intensive. E’ occupato il 10,7% dei posti letto. Numeri, dunque, ancora da zona gialla, seppure in netto miglioramento rispetto alle scorse settimane. La zona bianca è ancora lontana e, del resto, stando ai parametri ministeriali, è necessario stare, con almeno uno dei parametri sotto la soglia per 15 giorni consecutivi, prima del passaggio in zona bianca. Ottimisticamente si può sperare in un cambio di colore dal 4 ottobre, tenuto conto appunto del dato di occupazione delle terapie intensive, ma anche dello sforzo che si sta facendo per incrementare la percentuale di popolazione immunizzata, realisticamente la Sicilia dovrebbe passare in zona bianca dall’11 ottobre. Intanto, secondo i dati della taske force sui vaccini della Regione Siciliana nell’ultima settimana si è registrato un incremento di prime dosi nella fascia di età tra i 20 e i 60 anni. In particolare la crescita più ampia si rileva nella fascia 50-59 anni con un incremento del 13,8% (9.020 prime dosi contro le 7.920 della settimana precedente. In crescita, del 10,7% rispetto alla settimana precedente anche la fascia 30-39 anni, mentre è stato dell’8% l’incremento di prime dosi nella fascia 40-49 anni . Più contenuto l’aumento tra i 20-29enni, con un 5,3% in più.
Di contro, il confronto con i dati della settimana precedente segna un decremento del 46,5% delle vaccinazioni nella fascia 12-19 anni, in coincidenza con l'avvio dell’anno scolastico. Una diminuzione si riscontra anche nelle fasce over 60.Il dato complessivo rispetto ai sette giorni precedenti segna, comunque, una flessione del 5,9% nella somministrazione delle prime dosi.
Il dato è regionale perché va evidenziata ancora la considerevole differenza di vaccinati tra le diverse province dell’isola e, nelle singole provincie, tra i diversi comuni. L’incremento nella fascia 50-59 anni è legato probabilmente all’estensione dell'obbligo del “green pass” a tutti i lavoratori del pubblico e del privato, seppure più contenuto rispetto ad altre regioni italiane.
"Il governo Musumeci e tutte le strutture sanitarie siciliane – ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza commentando il monitoraggio sulla campagna in corso- sono impegnate a fondo per vaccinare quanti più siciliani possibile. È probabile che l’effetto dell’obbligo del “green pass” per l’accesso ai luoghi di lavoro si faccia sentire ancora di più nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. L’invito che rivolgiamo ai siciliani, ha concluso l’assessore Razza, è sempre quello di avere fiducia nella scienza e vaccinarsi, unica via via per sconfiggere il virus e tornare alla normalità .