di certo c'è, al momento, che gli unici che possono festeggiare sono parlamentari e burocrati della Regione che sono riusciti a sgravarsi di un caso fallimentare passandolo al Comune di Sciacca. E' così che l'associazione l'AltraSciacca commenta il passaggio che si è consumato mercoledì scorso con la cessione dei beni termali dalla Regione al Comune. All'appello, dal punto di vista formale e burocratico, manca ancora, com'è noto, la stipula del verbale di consistenza, cioè la relazione analitica dello stato degli impianti e degli immobili, in assenza della quale, osserva Mistretta, non si potrà procedere al passaggio della custodia dei beni né alla predisposizione del bando per l'affidamento a privati. E a tal proposito, l'AltraSciacca non manca di sollevare dubbi e perplessità visto che siamo quasi a novembre e il bilancio di previsione 2017 non è stato ancora approvato.
E c'è l'invito dell'AltraSciacca rivolto alla città, affinchè diventi parte attiva di un processo che possa portare alla conclusione dell'iter per la concessione dell'intero patrimonio termale nel più breve tempo possibile.