Riguarda il settore del sociale. Prevede la progettazione e sviluppo di servizi di assistenza per soggetti anziani e profughi reduci dalle guerre basati sull’utilizzo di servizi digitali e nuove tecnologie. I servizi sviluppati favoriscono da un lato la permanenza nel proprio nucleo familiare dell’anziano che abbia perduto in parte o completamente l’autosufficienza e lo aiutano a mantenere la propria autonomia al fine di promuovere e facilitare le sue potenzialità e supportarlo nei suoi bisogni sanitari e socio‐relazionali e dall’altro favoriscono il difficile processo di integrazione dei profughi reduci delle guerre. L’intero intervento prevede di attivare un sistema di comunicazione bidirezionale digitale che stimoli la collaborazione e la partecipazione civica in rete dei cittadini in modo da stimolare un accesso semplificato ai servizi offerti dall’Ente Comunale e favorire di conseguenza l’automatizzazione di procedure e servizi che solitamente necessitano di lunghi tempi di realizzazione e l’impiego massiccio di personale. Il progetto - hanno dichiarato il sindaco Francesca Valenti e l’assessore alle politiche sociali Gisella Mondino - nasce nella logica di proporre l’adozione della soluzione digitale che in modo più appropriato risponde agli obiettivi dell’assistenza domiciliare. L’attività prevede la realizzazione e gestione in 36 mesi di importanti servizi in favore degli anziani. C’è quello di geolocalizzazione e sicurezza per anziani con soccorso in tempo reale sette giorni su sette e per 24 ore al giorno; il servizio che permette a tutti i residenti nei comuni di ricevere direttamente a casa i medicinali collegati alla ricetta medica emessa dal medico di famiglia; il servizio per la digitalizzazione di una Cartella Sociale su piattaforma Cloud accessibile in modalità WEB integrata per la gestione dell'assistenza domiciliare e integrata; e ancora la piattaforma digitale WEB per l’acquisizione H24 dei parametri vitali su server dedicati, per il monitoraggio dei parametri fisiologici. Dedicate ai profughi due piattaforme software. C’è quella che mette in contatto chi abbia la possibilità di fornire supporto ed assistenza con i rifugiati provenienti da paesi in guerra e quella per gli sportelli informativi dei Servizi Sociali per gli utenti stranieri con la possibilità di richiedere servizi ed informazioni nelle più diffuse lingue straniere con traduzione simultanea e con proprietà di traduzione. Il progetto elaborato ha la durata di 3 anni e il finanziamento ammonta a 1 milione e 316 mila euro.