in onore del Venerabile Andrea, promosse dal Vicepostulatore fra Michele Barone e dall’Arciprete Davide La Corte, che culmineranno il 16 giugno, data in cui ricorre il 250esimo anniversario della sua morte.
Domani, infatti, sarà presente a Burgio, proveniente da Roma, il Postulatore Generale per le cause di beatificazione, Fra Carlo Calloni. In quella occasione sarà proiettato un video dedicato al Venerabile e presentate alcune testimonianze di devoti che da lui hanno ricevuto delle grazie. Dopo la celebrazione della Santa Messa, alla presenza anche del sindaco di Burgio Francesco Matinella, sarà presentata una canzone, dal titolo ‘E mi avvicino a te’, dedicata al Venerabile, eseguita dal soprano Piera Grifasi e dal tenore Giuseppe Infantino, su musiche del Maestro Sillitti e testi di Vito Ferrantelli.
Gli alunni dell’Istituto Comprensivo ‘A.G.Roncalli’ di Burgio, guidato dal dirigente scolastico Vito Ferrantelli, si esibiranno in un musical che riassume le tappe più importanti della vita dell’Umile fraticello.
Il Venerabile Andrea da Burgio, al secolo Nicolò Sciortino, frate laico Cappuccino nacque a Burgio il 10 Settembre 1705. All’età di trentacinque anni entrò nel Convento dei Frati Minori Cappuccini di Monte San Giuliano (l’odierna Erice), dove fece il noviziato e indossò l’abito cappuccino. Nel 1746 fu inviato in Africa e vi rimase per diciassette anni impegnato nelle missioni in Congo ed in Angola. Nel suo lungo peregrinare per il mondo è stato anche a Lisbona dove, grazie alla sua fama di santità e alle sue doti taumaturgiche, fu richiesto alla corte di Re Giuseppe Emanuele I.
Nel suo peregrinare fra Andrea fu anche in Spagna dove guarì il viceré di Cadice dalla paralisi. Nel luglio del 1763, rientrò in Sicilia, a Palermo, dove morì il 16 giugno 1772. Il 9 febbraio 1873 il Santo Padre Pio IX lo proclamò venerabile. Nel 2012 le spoglie mortali del Venerabile sono state traslate nel Convento dei Cappuccini di Burgio, suo paese natìo.
I concittadini di Burgio e i suoi devoti sparsi in tutto il mondo oggi ne reclamano a gran voce la beatificazione.