il titolo del convegno che si è tenuto a Burgio, presso la Sala Convegni dell’ex Casello Ferroviario, evento organizzato dalla Delegazione di Sciacca dell’Accademia Italiana della Cucina, in collaborazione con il Comune di Burgio. Obiettivo quello di promuovere il pregiato tartufo agrigentino, le sue proprietà organolettiche e la sua abbinabilità con la cucina del territorio. Burgio, che fa parte dell’Associazione Italiana “Città del Tartufo”, insieme ai comuni di Lucca Sicula e Sambuca, annovera un territorio boschivo che si estende per circa 2.600 ettari e di questi ben 1.500 ettari sono secolari. Il bosco di Burgio rappresenta una parte fondamentale della Riserva naturale orientata dei Monti Sicani, che va dalle Valle del Sosio a Palazzo Adriano e Santo Stefano Quisquina, territori ricchi del famoso tartufo, di biodiversità, di fauna primitiva, considerato un geosito di interesse mondiale. Da qualche decennio, ricerche e studi hanno mostrato che nel territorio di Burgio sono presenti diverse varietà di tartufo, alcune di queste molto pregiate. C’è già chi si occupa della raccolta di tartufi per pura e semplice passione e chi, invece, ha deciso di investire in questo settore nella ricerca, nello studio del tartufo, nella trasformazione del prodotto e nella commercializzazione. Anche se ancora poco conosciuto, il tartufo di Burgio si presenta come un prodotto di nicchia, dal gusto che non ha nulla da invidiare ai più noti.
Al convegno sono intervenuti Francesco Matinella, Sindaco di Burgio; Santo Spagnolo, Delegato Accademia Italiana della Cucina di Sciacca; il medico nutrizionista Matteo Pillitteri; Antonella Brancadora, Direttrice dell'Associazione Nazionale delle Città del Tartufo e Destrino Giuseppe Papia, Micologo Dipartimento Regionale Agricoltura. Tra i presenti al convegno anche i Rotariani dei Club di Sciacca e Ribera. A conclusione dell’evento, Accademici e ospiti hanno potuto degustare alimenti tipici del territorio a base di tartufo dei Monti Sicani, sapientemente preparati dallo Chef Alfonso Pollari: l’uovo e il tartufo, bruschetta di pane casereccio al tartufo, ricotta e formaggi locali, arancinetta con Zucchina, Vastedda del Belice e Tartufo, busiata con crema al Tartufo di Burgio, Dessert e Gelato al Tartufo e Ciliegie.
Nel primo pomeriggio, gli ospiti hanno potuto visitare Burgio, guidati da Maria Concetta Bellavia, e sono stati presso il Museo delle mummie, la Chiesa di San Giuseppe, la Fonderia delle campane, le Catacombe e il Museo della ceramica.