l’intero comparto della panificazione. A lanciare l'allarme è Assipan, l'associazione dei panificatori con il presidente nazionale Antonio Tassone ed il vicepresidente nazionale, l'agrigentino Giacomo Zimbardo. “Abbiamo non più di sessanta giorni davanti – afferma Assipan – il rischio concreto è che tra un paio di mesi il pane artigianale possa sparire dalle tavole. Le piccole e medie imprese di questo passo scompariranno lasciando spazio ai grandi operatori industriali”. Con un aumento dei costi così devastanti, purtroppo il mondo della panificazione artigianale fatta di piccole e medie imprese dovrà fare delle scelte drastiche. L’aumento dei prezzi, probabilmente, sarà la scelta che non verrà fatta, in quanto in un contesto come quello attuale dove il potere d’acquisto del consumatore finale è sempre più ridotto ci potremmo trovare da qui a breve ad una sostanziale riduzione dei consumi.
Questa grave situazione comporterà in prima battuta un taglio delle materie prime e purtroppo un taglio del personale fino ad arrivare alla scelta più dolorosa che è quella della chiusura definitiva. 1350 le imprese potrebbero chiudere con una perdita di circa 5300 occupati, da qui a pochi mesi.
Assipan Confcommercio lancia dunque il grido di allarme e chiede al Governo un adeguato e tempestivo credito d’imposta che compensi l’incremento del costo energetico, nonché un tetto massimo per questi costi già applicato con successo in altri paesi europei. “Bisogna partire dal valore che si intende dare al pane, - dichiara Giacomo Zimbardo Vice Presidente nazionale di Assipan - che deve essere visto come patrimonio identitario di ogni singola comunità e quindi da non disperdere ma bensì tutelare”. I panificatori, strozzati dagli aumenti fuori controllo dei costi di energia elettrica, gas, metano, legna etc etc. ed il conseguente aumento di tutta la materia prima, hanno bisogno di immediati strumenti di sostegno e di una politica lungimirante che guardi al futuro. Purtroppo, - aggiunge Enzo Gaziano Presidente Provinciale di Assipan Confcommercio Agrigento - viviamo un momento storico nel quale si è superata la fase di allarme e si è già raggiunto un livello insostenibile per tutti, bisogna scongiurare il paventato e imminente trend negativo della chiusura delle attività, in ogni modo possibile”. Senza interventi immediati, il pane artigianale, bene primario per eccellenza, potrebbe presto mancare sulle tavole di ognuno di noi.