per denunciare gli atti intimidatori che da tempo subiscono, oltre agli insulti sui social e alla difficoltà di continuare ad amministrare a fronte delle carenze di organico e di risorse economiche. A farsi portavoce delle istanze di tutti gli amministratori della provincia è stata la sindaca di Naro Maria Grazia Brandara. Al ministro Piantedosi ha manifestato viva preoccupazione per i sempre più frequenti attacchi che i sindaci subiscono, nonostante l’impegno quotidiano profuso nel tentativo di dare risposte ai tanti problemi dei cittadini. La sindaca di Naro cita l’ultimo caso in ordine di tempo, ossia la lettera di minacce e insulti ricevuta dal sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, ma l’elenco delle minacce e degli insulti agli amministratori della provincia è lungo. Sembrerebbe trattarsi, sostengono i sindaci agrigentini, di un fenomeno tendente a cronicizzarsi, nella indifferenza generale, quando non addirittura nella complice approvazione di taluni cittadini, indotti a ritenere responsabili i sindaci di tutti mali della loro comunità, ignari delle difficoltà con cui essi debbano confrontarsi tutti i giorni per venire a capo e risolvere mali spesso ereditati e che solo il sussistere di nuove e più stringenti regole sui bilanci sta portando inesorabilmente ‘a galla’.
Un grido di allarme quello che arriva dai sindaci agrigentini, unitamente alla richiesta di maggiore vicinanza a chi giornalmente è in prima linea nella gestione della cosa pubblica.
Al ministro dell’Interno e al governo, Maria Grazia Brandara sollecita iniziative mirate nei territori in grado di disissescare il potenziale conseguente pericolo legato anche all’inasprirsi della crisi economica e sociale che sta esasperando le comunità, soprattutto quelle del sud, e che è alla base del malcontento sociale poi, in alcuni casi e nell’anonimato sfocia in azioni di odio attraverso i social o in minacce sempre più frequenti