e proclamata dopo l'esito, ritenuto insoddisfacente, del confronto con il governo sul tema della previdenza. “Pensioni, i conti non tornano”: questo lo slogan della manifestazione che si è svolta in cinque piazze italiane. Bloccare l'innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura, garantire una maggiore libertà di scelta ai lavoratori su quando andare in pensione. Queste le rivendicazioni alla base della protesta. La nostra iniziativa non si ferma qui, dichiara il segretario provinciale della Cgil Massimo Raso. Il governo ha fatto marcia indietro rispetto agli impegni che aveva assunto in ordine alle pensioni di garanzia dei giovani e sul lavoro di cura per le donne. La nostra tra l'altro, osserva il sindacalista, è una provincia in cui il tema dei requisiti di accesso al sistema previdenziale è particolarmente delicato visto che tra precariato e stagionalità è davvero complicato accedere alle pensioni. Per la Cgil, occorre cambiare questo sistema bloccando innanzitutto il meccanismo dell'innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione e garantendo una maggiore libertà di scelta ai lavoratori.