ma non può passare inosservato l’annunciato incremento del 14,52% della Tari previsto per il prossimo anno, che andrà a coprire i disastri economici di una cattiva gestione della cosa pubblica, a fronte di un servizio nettamente peggiorato. E' il Movimento 5 Stelle ad intervenire oggi sul tema dei rifiuti e a sollevare, in particolare, la questione relativa ai costi di un servizio che da maggio, da quando cioè è stato affidato sotto riserva di legge, e fino alla fine di novembre, quando è stato cioè firmato il contratto, è stato garantito solo in modo parziale. E si domanda, il Movimento 5 Stelle, quanto ha pagato il Comune di Sciacca per un servizio incompleto. La Tari, ricordano i pentastellati, è un tributo destinato a finanziare sia i costi del conferimento in discarica sia i costi della raccolta dei rifiuti, servizio, quest’ultimo, gestito sin dai primi di maggio, con un contratto d’affidamento in procedura d’urgenza, dalle ditte SEA-BONO vincitrici del bando del Piano Aro. Ma se da un lato è ormai noto che i costi per il conferimento in discarica sono aumentati a causa di un aumento delle tariffe di conferimento, delle difficoltà connesse all’uso della discarica Saraceno-Salinella e di una raccolta differenziata che stenta a decollare, dall’altro lato è giusto che il sindaco chiarisca se i costi della raccolta dei rifiuti siano invece diminuiti. Ad oggi infatti non appare chiaro quanto è dovuto alle ditte, che da maggio gestiscono il servizio di raccolta dei rifiuti, considerato che la Sea-Bono non ha avviato tutti i servizi previsti dal piano ARO e per i quali erano state stanziate delle somme ben precise. Tutti servizi, osservano i grillini, che insieme all’attivazione di una campagna di comunicazione mirata prevista sin dal primo giorno di avvio del contratto e mai attivata, avrebbero consentito un incremento della raccolta differenziata fino al 65% e una riduzione dei rifiuti biodegradabili in discarica dell’82% come riportato nell’offerta tecnica dell’impresa aggiudicatrice dell’appalto. E’ dunque evidente, si legge ancora nella nota, che le ditte Sea-Bono abbiano condotto nei sette mesi trascorsi un servizio parziale rispetto a quanto pattuito dal contratto di affidamento, determinando un bassissimo livello di raccolta differenziata con maggiori conferimenti in discarica e pertanto con un aumento dei costi per i cittadini. Alla luce di tale situazione, il Movimento, attraverso i consiglieri comunali Teresa Bilello e Alessandro Curreri, chiede all’amministrazione di utilizzare gli importi previsti per i servizi dell’Aro non erogati per ridurre l’incremento previsto della TARI. Tutto ciò, concludono, al fine di non subire oltre al danno pure la beffa di dover pagare per intero un servizio parziale ed evitare di essere sanzionati dalla Regione per la modesta percentuale di raccolta differenziata raggiunta.