asso nella manica del presidente Renato Schifani contro il caro voli, non è che il solito sassolino nello stagno. E’ quanto dichiara il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro evidenziando come la compagnia, che non ha la flotta sufficiente ad incidere sul gap aeromobili lasciato da Alitalia, difficilmente riuscirà a soddisfare l’offerta costringendo così le altre compagnie ad abbassare i costi del biglietto. Il caro voli, per altro, è ormai strutturale, non interessa più solo i fuori sede in determinati periodi dell’anno ma grava sulle famiglie, sui lavoratori, sulle imprese, sui cittadini tutto l'anno e crea una netta frattura di competitività tra sud e nord, tanto più oggi con l’annuncio delle compagnie che mettono la parola fine sui voli low cost”. Per Michele Catanzaro più che a voli inaugurali il presidente della Regione dovrebbe pensare ad intavolare un dialogo costruttivo con il governo nazionale nel tentativo di incidere in maniera migliorativa sulla stesura del ‘Piano nazionale aeroporti’ documento di indirizzo politico e tecnico di sviluppo del trasporto aereo e del sistema aeroportuale redatto da Enac e proposto dal Ministro per le Infrastrutture all’esame ed approvazione del Parlamento. Il Piano, dichiara il capogruppo del Pd, deve essere in grado di potenziare efficacemente la competitività del sistema economico nazionale, riducendo i divari di mobilità dei territori, con particolare attenzione ai divari legati alla insularità e scarsa connettività delle Isole. Un piano che per come si presenta , non garantisce i piccoli aeroporti territoriali che sono fondamentali per garantire la mobilità delle persone (come Trapani, Comiso, Lampedusa e Pantelleria), e che declassa l’aeroporto di Palermo ad aeroporto nazionale senza considerarne le potenzialità . Al presidente della Regione Siciliana, il parlamentare saccense, sollecita forti iniziative la Sicilia non resti fanalino di coda ed i siciliani siano costretti a pagare caro il prezzo di essere nati oltre lo Stretto”.