per ciò che concerne il lavoro, la qualità della vita, i servizi e le infrastrutture.
Al trend negativo si aggiunge adesso anche il primato di essere la provincia siciliana con il maggior numero di episodi di intimidazione nei confronti di sindaci, assessori o funzionari. E’ quanto emerge dall’ultimo report “ Amministratori sotto tiro” di Avviso Pubblico che raccoglie ed elenca le minacce subite nel corso del 2022. A livello nazionale, il record di intimidazioni va alla Sicilia, con 50 episodi denunciati lo scorso anno su 326 atti intimidatori censiti sul territorio italiano. In ambito regionale, poi, la provincia di Agrigento è quella che ha registrato il 36% degli atti intimidatori, 18 casi, che si sono verificati in 15 Comuni della provincia. Intimidazioni. Il report di Avviso Pubblico elenca nel dettaglio le minacce subite dagli amministratori agrigentini, dai proiettili inviati alla sindaca di Montevago, alla testa di cinghiale lasciata davanti al cancello della casa di campagna dell’assessore Calogero Scrimali a Licata,al fazzoletto intriso di sangue ricevuto dalla sindaca di Naro, alla lettera intimidatoria lasciata sul cancello di casa ad un funzionario del consorzio di bonifica di Ribera, ma poi ancora il danneggiamento all’auto del vice sindaco di Bivona, alla telefonata di minacce ad un familiare del sindaco di Siculiana, gli ulivi danneggiati nei terreni di proprietà dei sindaci di Aragona e Burgio e il cane morto lasciato in un sacchetto davanti la casa di campagna del presidente del consiglio comunale di Sciacca.
Amministratori nel mirino e non a caso, proprio in provincia di Agrigento, sono stati numerosi gli appelli finalizzati a tutelare chi giornalmente è in prima linea e spesso viene ritenuto responsabile di tutto quello che accade nei territori.