ha approvato ieri il disegno di legge di riforma dei consorzi di bonifica. Il testo, predisposto dall'assessore all’Agricoltura Luca Sammartino, andrà adesso in commissione Bilancio per poi approdare in Aula. Un primo step quello superato, ma già diversi esponenti della maggioranza di governo evidenziano l’importanza della riforma dei consorzi. Restituisce centralità al ruolo degli agricoltori, inserendoli all’interno del consiglio di amministrazione, riqualifica il personale e viene tolta la quota fissa del canone irriguo che così porterà a pagare solo gli effettivi consumi, commenta oggi il capogruppo della Dc Carmelo Pace. Un disegno di legge che rivoluziona il sistema, prevedendo la riduzione da tredici a quattro consorzi di grandi dimensioni, ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura Sammartino. I nuovi organismi saranno individuati sul principio dell’omogeneità dei bacini idrografici, in una logica di miglioramento dei servizi agli agricoltori, ma soprattutto di ammodernamento dell’infrastrutturazione irrigua. Una riforma, attesa da anni, frutto del lavoro certosino e competente degli uffici dell’assessorato, che è stata condivisa con i rappresentanti delle categorie produttive, delle associazioni, dei sindacati, in una logica inclusiva e di confronto indispensabile, ha concluso l’assessore regionale, auspicando tempi celeri e condivisione di obiettivi in commissione Bilancio e poi in Aula.
Nonostante sia ritenuta una buona riforma nelle linee generali, la Cgil pone già oggi la questione della tutela degli attuali lavoratori dei consorzi. Nonostante la previsione di transito di tutto il personale attualmente in servizio, Franco Colletti della Cgil di Agrigento evidenzia la questione dei nuovi contratti di lavoro che farebbero perdere requisiti e soprattutto diritti maturati in questi anni. Sono aspetti non secondari, dichiara il sindacalista.
Intanto non è stata ancora superata la problematica del mancato pagamento per i lavoratori del Consorzio di Bonifica Agrigento 3. Gli stagionali, dichiara Franco Colletti, hanno lavorato da maggio ad oggi garantendo la regolarità della stagione irrigua senza percepire lo stipendio, mentre attendono ancora il pagamento di tre mensilità i lavoratori a tempo indeterminato.