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31
Ottobre

Mercato ittico. Una offerta alla scadenza del bando che rimane al centro di contestazioni

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Pubblicato in Attualità

Bando scaduto alla mezzanotte di ieri, ma ancora al centro di contestazioni

e di una riunione appositamente convocata dalla commissione consiliare attività produttive e che si è svolta ieri pomeriggio.

Stiamo parlando del mercato ittico di Sciacca e del tentativo dell’amministrazione comunale di affidare la gestione della struttura dopo il recente intervento di riqualificazione e ammodernamento.

Al momento risulta pervenuta una offerta, ma prima ancora della verifica dei requisiti da parte dei partecipanti, è lo stesso bando predisposto dagli uffici su disposizione dell’amministrazione comunale a non essere condiviso. Dopo la presa di posizione delle associazioni della pesca che si sono rivolte anche al Prefetto di Agrigento per chiederne la revoca, la questione è stata ieri pomeriggio affrontata nel corso della riunione della commissione consiliare attività produttive presieduta dal consigliere Raimondo Brucculeri e alla quale hanno participato l’assessore Francesco Dimino, i dirigenti comunali Carlino e Gioia e i rappresentanti delle cooperative “Fra Pescatori”, “Madonna del Soccorso” e “San Paolo Consulting”, rispettivamente Vincenzo Marinello, Salvatore Scaduto e Gaspare Sclafani.

Politicamente viene contestato il mancato passaggio in consiglio comunale. Prima ancora di pubblicare il bando, secondo il presidente della commissione consiliare Brucculeri ( ma analoga posizione era stata assunta dal consigliere Calogero Bono) l’amministrazione comunale avrebbe dovuto portare in aula Falcone-Borsellino il punto relativo al mercato ittico e alla scelta di affidare la gestione a privati, piuttosto che optare per la gestione in house o mista (pubblico-privato) come avveniva tanti anni fa.

Questione per la quale l’assessore alla pesca ha evidenziato l’impossibilità per il comune sia della gestione diretta, sia della gestione mista a causa della carenza di personale. Paventato anche il rischio che l’affidamento non vada in porto, che il mercato ittico rimanga chiuso con la conseguenza di dover rispondere del finanziamento ottenuto e utilizzato per la ristrutturazione.

Le cooperative della pesca, nel corso della riunione di ieri pomeriggio, hanno evidenziato soprattutto i dubbi rispetto a quello che il bando prevede, a quelle che hanno definito regole pocochiare e che potrebbero trasformare la struttura mercatale del porto in altro.

La commissione consiliare attività produttive si è riservata di approfondire ulteriormente i contenuti del bando che non solo è già stato pubblicato, ma che è scaduto alla mezzanotte scorsa.

Pare sia stato previsto, in autotutela, che il procedimento si concluderà soltanto con l’affidamento del mercato ittico.

 

Letto 541 volte Ultima modifica il Martedì, 31 Ottobre 2023 13:47

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