Nel reparto si alterneranno medici del Civico e della Fondazione Giglio a supportare l’attività dei colleghi che garantiranno i turni di lavoro. Si tratta di due medici che sono stati reperiti attraverso la società cui l’ASP ha fatto ricorso per tamponare l’emergenza e che dovrebbero prestare la loro attività all’ospedale di Sciacca per tre mesi. Nelle prossime ore saranno definite le procedure di reclutamento, ma intanto già da lunedì è in servizio un ortopedico a Sciacca che sarà affiancato due volte a settimana dai colleghi dell’ospedale Civico di Palermo e ad ulteriore integrazione da operatori del Giglio di Cefalù.
Soluzioni tampone, chiaramente, ma che producono il risultato di riattivare un reparto fondamentale per l’utenza del vasto territorio che fa riferimento all’ospedale di Sciacca e che da quasi un mese è costretta a recarsi ad Agrigento non solo per gli interventi più complessi, ma anche per una banale frattura.
Emergenza ortopedia momentaneamente superata, dunque, ma le criticità legate alla carenza di personale medico rimangono e sono quelle che hanno portato Sciacca e gli altri comuni del circondario alla mobilitazione del 10 novembre scorso, a seguito della quale il presidente della Regione Renato Schifani ha ritenuto di intervenire personalmente annunciando quelle soluzioni a breve termine che hanno consentito adesso la riapertura del reparto di ortopedia. Si attende adesso una convocazione da parte del governatore dei sindaci del territorio per potere andare oltre il tema delle emergenze e affrontare le questioni relative al futuro dell’ospedale di Sciacca, Dea di primo livello solo sulla carta, senza che siano stati attuati dal 2019 i servizi e i reparti che pure erano stati previsti.
Intanto Cittadinanzattiva ha formalizzato ieri la richiesta di ripristinare il punto di ascolto del Tribunale per i Diritto del Malato al Giovanni Paolo II di Sciacca. Un servizio che è stato garantito in passato, sin dalla sottoscrizione di un protocollo d’intesa nel 2006 con l’allora direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Marano, e che sospeso negli ultimi anni.
Al commissario dell’ASP di Agrigento Mario Zappia è stata reiterata la richiesta di ripristinare il punto di ascolto, mettendo a disposizione del Tribunale per i Diritto del Malato, appositi locali all’interno della struttura ospedaliera di contrada Seniazza per recepire istanze e segnalazioni da parte dell’utenza, ma anche per svolgere attività di informazione.