si è presentata ieri mattina nel Salone della Perriera per partecipare simbolicamente anche attraverso un soggetto che sicuramente alimenta il concetto di comunità, all'assemblea cittadina indetta dal Comitato civico Patrimonio Termale per fare il punto sulla vertenza Terme, questione che a Palermo, nei palazzi della Regione, sembra nuovamente caduta nell'oblio, sempre in attesa che l'auspicato interessamento di Cassa Depositi e Prestiti si concretizzi per rimettere in sesto beni sempre più a rischio depauperamento.
"Al momento al comune risulta ancora che l'orientamento della Regione sia quello di puntare su Cassa Depositi e Prestiti", ha detto Fabio Termine. Alla manifestazione hanno preso parte anche i vertici degli altri comitati, Sciacca Terme Rinasce e associazione Ora Basta. Un segnale sicuramente positivo della necessità che si faccia squadra, e che si parli con una sola voce. Si sa però che il deputato agrigentino e assessore dell'esecutivo Schifani Roberto Di Mauro, che potrebbe essere il vero punto di riferimento della battaglia sulle Terme, la cui realtà è da lui molto conosciuta, sarebbe contrario al progetto di Cassa Depositi e Prestiti. Ma non ci sono più risposte. E questo malgrado l'assessore Falcone avesse annunciato la disponibilità di un fondo economico per rimettere in sesto le Terme.
L'obiettivo dell'assemblea, confidando che dalla Regione giungano finalmente notizie, è quello di organizzare una nuova grande manifestazione di protesta, da effettuarsi stavolta il 6 marzo, in concomitanza con il nono anniversario della chiusura degli impianti.