ho bisogno però di far notare anche che è assurda l'indeterminatezza attorno al ricorso elettorale di Ignazio Messina, è inconcepibile tenere un'intera città in questo limbo". Così oggi al nostro Telegiornale il segretario provinciale del Partito Democratico Simone Di Paola dice la sua sulla oggettiva illogicità del mancato pronunciamento ad oggi del Consiglio di Giustizia Amministrativa. Sono trascorsi ben sessantaquattro giorni dall'udienza dell'11 ottobre, quella nella quale il collegio (misto, fatto da componenti laici e togati) si sarebbe dovuto pronunciare sulla richiesta di Messina, dopo la sentenza per lui negativa del TAR, di esaminare i voti di 27 sezioni nel primo turno del 12 giugno 2022. Il precedente grado di giudizio aveva disposto la verifica su 9 sezioni. I legali dell'attuale presidente del consiglio comunale hanno detto che dalla verifica delle schede in prefettura erano emerse altre presunte incongruenze sulla volontà degli elettori che non furono prese in considerazione solo perché contenevano fattispecie non indicate nel primo ricorso. Il TAR bocciò anche i motivi aggiunti. La partita si è spostata dunque al Cga. Il cui collegio però non ha ancora preso alcuna decisione. E Di Paola non esclude che questa vicenda abbia condizionato la stessa attività amministrativa.
Poi Simone Di Paola chiarisce la linea politica del Pd in ordine alle sostituzioni degli assessori imponendo il criterio dello scorrimento della lista: "Nelle campagne elettorali tutti si riempiono la bocca parlando di rinnovamento della classe dirigente, noi che siamo gli unici che lo stiamo facendo veniamo criticati. Ma siamo orgogliosi della nostra decisione".