ci saranno almeno due medici in servizio. La programmazione dei turni, da oggi e per un mese e mezzo, è stata licenziata nelle scorse ore dalla direzione strategica dell'Asp, al culmine di giornate drammatiche per i pazienti in cura. Giornate che il nostro Telegiornale vi ha raccontato minuziosamente, quasi minuto per minuto. Pazienti che, lunedì mattina, si sono visti costretti a tornarsene a casa perché l'unico medico del reparto, il dottore Domenico Santangelo, si era dovuto assentare per malattia.
Vicenda che è poi finita al centro dell'attenzione dello stesso assessorato regionale alla Salute, che attraverso il capo del Dipartimento della pianificazione strategica Salvatore Iacolino, insieme al commissario straordinario Mario Zappia, ha organizzato la presenza diuturna di due medici provenienti dagli ospedali di Canicattì ed Agrigento per fronteggiare l'assenza del dottore Santangelo, con l'impegno (da lunedì prossimo, non appena Santangelo sarà rientrato) ad affiancargli sempre e comunque un altro medico in mobilità, confidando che qualcuno dei concorrenti del concorso per oncologi bandito nel 2021 e non ancora espletato possa accettare un incarico a tempo determinato.
Lunedì scorso, a seguito dell'assenza del dottore Santangelo, una trentina di pazienti (18 dei quali aspettavano la somministrazione della chemioterapia) sono dovuti tornare a casa. Zappia ha detto ieri che le chemioterapie potranno essere somministrate anche attraverso l'ampliamento delle ore dell'Oncologia ambulatoriale, provvedimento che ha permesso ad uno dei due medici del reparto di optare per questa opportunità. Evidentemente occorrerà organizzare questo servizio, perché in ambulatorio normalmente si fanno visite di controllo, mentre le prestazioni complesse sono più idonee se fatte in ospedale. Non dimenticando che i preparati chemioterapici vengono preparati in camera bianca da esperti farmacisti che devono operare in condizioni di assoluta sicurezza in un ambiente dove la filtrazione dell'aria viene garantita in un ambito di contaminazione controllata.