Tutti d'accordo ieri sera in consiglio comunale su questa tesi. Anche se, naturalmente, i rispettivi punti di vista, tra chi amministra e chi è all'opposizione, sono stati diversi. All'interno del dibattito culminato con l'approvazione (all'unanimità) del Bilancio consolidato del 2022, la discussione sul tema della revisione delle società partecipate dal comune di Sciacca si è concentrata sui conti della società consortile che, dopo Girgenti acque, gestisce le risorse idriche pubbliche. La perdita di 3 milioni di euro di Aica preoccupa tutti. Criticato da più parti per non avere partecipato alla votazione sul bilancio dell'azienda idrica comuni agrigentini (di cui il comune di Sciacca è detentore di oltre il 10% delle quote societarie) Termine ha risposto contrattaccando e sollevando la questione politica: "Non ho partecipato come scelta politica. Dopo avere estromesso i tecnici, che avevano lavorato bene, il centrodestra ha lottizzato tutto".
Poi l'attacco al sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino, uno dei comuni che non hanno ceduto le reti né hanno versato quota sociale o la parte del prestito ponte della Regione. "In Aica ci sono sindaci che si credono furbi e che pensano che chi fa il suo dovere è uno scemo, ma ora basta, pretendiamo che i comuni inadempienti vengano messi in mora".
Il tema preoccupa soprattutto per il futuro. E sono tornati i dubbi sulla effettiva presunta validità della gestione pubblica. E dire che siamo reduci dagli anni di Girgenti Acque. L'opposizione di centrodestra ieri sera ha votato il consolidato precisando di farlo per senso di responsabilità, perché il via libera al punto permetterà di sbloccare le assunzioni degli ultimi concorsi comunali rimaste congelate. Il consiglio ha poi approvato tre debiti fuori bilancio scaturiti da condanne subite dal comune per un incidente causato da una buca e da due aggressioni di cani randagi. La seduta consiliare dovrà essere riconvocata.