paesino del sud della Francia nei pressi di Tolone e di poco meno di seimila abitanti. La storia riguarda questo territorio perché qui ricade quel Centro dell'Aeronautica Marittima francese che fu la base del Dixmude, il dirigibile che, poco prima di Natale di cento anni fa si alzò in volo proprio da qui per l'ultima volta per una missione in Africa. Missione che sarebbe culminata con la tragedia del fulmine che colpì il mezzo comandato da Jean Du Plessis de Grénédan, e che lo fece precipitare nel canale di Sicilia, al largo di Sciacca. Erano le 2.27 del mattino del 21 dicembre del 1923. Tragedia che costò la vita di cinquanta componenti dell'equipaggio e da cui trasse spunto l'azione commemorativa, più che simbolica, promossa da don Michele Arena e che sarebbe culminata con l'erezione della colonna votiva nel viale delle Terme. La colonna votiva con in cima la statua di Notre-Dame de Fourvièr. L'altro monumento fu eretto proprio a Pierrefeu-du-Var. Termine e Dimino sono stati ricevuti dalle autorità locali per commemorare le vittime del Dixmude, nel centenario della tragedia. La tragedia del Dixmude è uno dei tragici eventi che hanno sicuramente segnato la storia di Sciacca.
L'amministrazione comunale di Sciacca ha aderito così all'invito proveniente dalla municipalità ad essa omologa, nell'ottica di un rafforzamento dei legami tra le due comunità, nel segno del mantenimento in vita della memoria di una tragedia condivisa. Un invito che il comune di Sciacca ha già ricambiato. L'impegno dei rappresentanti istituzionali di Pierrefeu du Var a Sciacca sarà quello di venire nella prossima primavera, in occasione della conclusione dei lavori di restauro della colonna votiva lungo il Viale delle Terme.
Il sindaco Termine ha ringraziato esprimendo la propria gratitudine le autorità di Pierrefeu du Var per la calorosa accoglienza e si è impegnato a rinnovare l'impegno nel promuovere legami sempre più solidi tra le due comunità, mantenendo viva la memoria di questo tragico episodio che ha segnato la storia condivisa di Sciacca e del comune francese. Una ricorrenza che è quella a cui il regista saccense Salvatore Monte ha dedicato la riedizione di uno spettacolo che aveva già messo in scena negli anni scorsi, e che si è svolto alle Giummare, la casa di padre Arena.
Stamattina la vicesindaca Valeria Gulotta e gli assessori Sinagra e Certa hanno deposto una corona di fiori al cimitero nei pressi del monumento dedicato alle vittime, simbolo del profondo rispetto e della memoria collettiva che Sciacca dedica ai caduti del Dixmude. Diverse le iniziative che, tramite un comitato organizzatore che in autunno si è costituito, sono state programmate con associazioni e realtà locali al fine di onorare le vittime del disastro e rivivere con la stessa partecipazione una pagina di storia che tanto ha coinvolto e continua a coinvolgere la nostra città.
Domani sera, intanto, sarà inaugurata in Sala Blasco la mostra dell’Altrasciacca con le illustrazioni di Federica Grisafi, progetto finanziato con i fondi della Democrazia Partecipata. L’esposizione rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2024. La mostra, col nuovo anno, girerà anche per le scuole con finalità didattiche per raccontare ai giovani, con un linguaggio nuovo, la storia del Dixmude.