un tavolo tecnico in ordine all’utilizzo per uso irriguo in agricoltura delle acque reflue trattate dal depuratore di Sciacca. All'incontro, organizzato dall’Assessore all’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro, hanno partecipato il Capo di Gabinetto Agricoltura, Elisa Vaccaro, il Direttore Generale della Protezione Civile, Salvatore Cocina, il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura, Dario Cartabellotta, il Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento, Bartolo Giarraputo, il Direttore del Consorzio di Bonifica, il Commissario Unico alla Depurazione, Fabio Fatuzzo, il Direttore Generale del Consorzio di Bonifica Sicilia, Giovanni Tomasino, il Vice Direttore Generale del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento, il Direttore dell’ATI Idrico AG9, Enzo Greco Lucchina, il Presidente del Consiglio di Amministrazione di AICA, Settimio Cantone e il Direttore Generale di AICA, Claudio Guarneri. Durante il tavolo tecnico, è stato dato mandato al Consorzio di Bonifica 3 di Agrigento di predisporre un PTFE (Piano Tecnico di Fattibilità Economica) per la realizzazione di una condotta per il trasporto dell’acqua reflua depurata in uscita dal depuratore di Sciacca verso una vasca per irrigazione nei pressi del lago Arancio. Il depuratore di Sciacca, dotato di moderne tecniche di depurazione e di sistema di trattamento reflui efficiente ed evoluto, garantisce quasi il 100% della depurazione delle acque reflue in entrata, fornendo circa 1.900.000 metri cubi all’anno di risorsa idrica. Tali acque, fino ad oggi inutilizzate, al termine degli interventi pianificati, potranno essere impiegate per uso irriguo, dando significativo sollievo al settore agricolo del circondario di Sciacca e consentirà una importante razionalizzazione delle risorse. Questo progetto, sintesi dell’azione sinergica dall’Assessore Roberto Di Mauro, degli assessorati regionali, del Consorzio di Bonifica e di AICA, rientra in un percorso condiviso e virtuoso, mediante l’attuazione di strategie volte ad affrontare l’emergenza idrica che colpisce il territorio agrigentino. Numerosi sono gli interventi pianificati e gli sforzi messi in campo per risolvere problematiche ataviche, gravate da fattori climatici impattanti e ben evidenti. Tra queste, non ultime, vi sono quelle correlate all’irrigazione delle colture nei terreni agricoli di Sciacca e dell’intera provincia, fortemente danneggiati dalla persistente siccità, ai quali verrà prestata la massima attenzione.