Le autobotti delle quattro ditte che operano in città sono ferme da qualche giorno, pare ci sia una problematica legata all'esigenza di adeguarsi a nuove recenti normative, così come emerso nel corso di appositi controlli effettuati. Quel che è certo è che i privati non possono soddisfare le esigenze dei cittadini che sono rimasti a secco. Una situazione che riguarda diversi condomini, nonostante in questo periodo Aica abbia riportato i turni di erogazione a tre giorni e non quattro, come succedeva ormai da mesi. Il blocco dell'attività da parte delle ditte private che garantiscono l'approvvigionamento idrico sostitutivo, nell’auspicio che vengono superate al più presto le criticità di natura burocratica che sarebbero emerse, rappresenta comunque un problema non indifferente in città, tenuto conto che ci sono zone che ricevono l’acqua ogni 10 giorni, altre che da mesi non vengono approvvigionate. Ci sono poi condomini che per altre motivazioni, a partire dalla capienza delle cisterne, rimangono a secco pur con turni di erogazione ogni tre giorni.
Utenze che facevano ricorso alle autobotti dei privati e che da oggi non hanno più neanche questa possibilità. Peraltro diversi cittadini e amministratori di condominio asseriscono di avere ripetutamente contattato Aica per ottenere un rifornimento idrico sostitutivo, senza alcun riscontro da parte del gestore. In alcuni casi si sono sentiti rispondere che non c’è disponibilità di autobotti per la città di Sciacca, in altri casi che i tempi per il soddisfacimento della richiesta sarebbero comunque lunghi.
Sulla vicenda, la Democrazia Cristiana con il coordinatore cittadino e il gruppo consiliare attaccano l’amministrazione comunale sostenendo che che diverse settimane persiste ed è stata segnalata una situazione di emergenza idrica e che era stato espressamente sollecitato l’immediato ripristino dell’approvvigionamento idrico sostitutivo, tramite autobotti di AICA, per soddisfare le esigenze di tutta la cittadinanza. Una situazione ben nota, sostiene il coordinatore Milioti, quella di diversi condomini che non ricevono regolarmente l’acqua, vuoi per una scarsa erogazione o per perdite mai sistemate e che sistematicamente fanno ricorso alle autobotti dei privati. Adesso neanche questo. L’interruzione del servizio da parte degli autotrasportatori privati rischia di generare in città una emergenza igienico sanitaria per tante famiglie. All’amministrazione comunale viene chiesto di chiarire cosa sta succedendo, ma soprattutto di risolvere la problematica, interessando immediatamente il prefetto di Agrigento.
Intanto, il famoso confronto con i vertici di Aica ed Ati che era saltato nelle scorse settimane, è stato riprogrammato per il 10 marzo prossimo. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo. I vertici dell’Azienda e dell’Assemblea Territoriale Idrica saranno ascoltati prima in commissione consiliare bilancio, sugli aspetti prettamente riguardanti la preoccupante situazione economica, e poi parteciperanno alla seduta del Consiglio Comunale. Ma, intanto, c’è una nuova grana da superare, quella delle autobotti dei privati che sono ferme.