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03
Marzo

Carnevale '25: una festa che ha raggiunto un buon livello di maturità

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Pubblicato in Attualità

Oltre ad avere riscosso un indubbio successo di pubblico,

il Carnevale di Sciacca 2025 ed ha esaltato ancora una volta lo straordinario estro artistico di costruttori e decoratori dei carri allegorici. Tutte le maestranze, dal settore sartoria alla composizione musicale, dall'arte della cartapesta alle coreografie, hanno confermato una tradizione che questa città è chiamata a continuare a valorizzare, perché da qui ne discendono benefici sotto diversi punti di vista, non ultimo quello economico. C'è obiettivamente ancora qualcosa da aggiustare all'interno del circuito della festa, a partire dall'incrocio dei carri che sfilano nelle due corsie opposte, così come la stessa area dello street food forse va ubicata in modo diverso. Ma sul resto della gestione organizzativa, dove le esigenze di pubblica sicurezza sono come sappiamo bene molto più stringenti rispetto al passato, non ci sono grossi rilievi da fare.

Quella su cui stanotte è calato il sipario è stata la terza edizione consecutiva della festa che si svolge lontano dal centro storico. Un tema che appassiona ancora moltissimo la popolazione saccense. La quale, però, diciamocelo serenamente, non rinuncia in ogni caso a raggiungere il corso mascherato. Anche i più critici non esitano a raggiungere, non foss'altro che per poterne parlare male. Ma alla fine il Carnevale fa parte del Dna del saccense. A cinque anni dall'ultimo tentativo di organizzare la festa in centro storico, il dibattito cittadino è ancora condizionato dalla questione centro storico sì, centro storico no. Anche nel 2020 ad organizzare la festa fu la Futuris, che poi dovette restituire i soldi a chi aveva già acquistato quel non certo esoso ticket dopo lo stop imposto dalla morte del piccolo Salvatore Sclafani. Poche ore dopo sarebbe arrivata l'emergenza Covid. Il resto è storia nota.

Ma la questione centro storico sì, centro storico no, è un problema che riguarda più i saccensi che i visitatori. Compresi quelli che per decenni hanno evidenziato che il Carnevale assomigliava più ad una sagra paesana che ad un evento turistico. Ora che i numeri dicono che la gente viene a Sciacca per ammirare i carri allegorici, indipendentemente da dove si svolga la manifestazione, sembra che si prediliga il sistema della sagra paesana. Bisognerebbe mettersi d'accordo con se stessi. Mentre il mondo continuerà a girare la città è di nuovo pronta a confrontarsi sul sito della manifestazione e su quello che può essere immaginabile fare. È doveroso annotare che buona parte delle attività commerciali del centro, che obiettivamente avevano subito conseguenze signiicative dal trasferimento del luogo della festa, hanno delocalizzato acquistando uno o più gazebi del corso mascherato. Un modo per recuperare. 

La Futuris e la Record Eventi, che organizzeranno certamente l'edizione del prossimo anno e probabilmente anche quella del 2027, hanno dimostrato in ogni caso di conoscere a menadito tutte le caratteristiche del Carnevale e tutte le opportunità che possono essere sfruttate in termini di attenzione sul nostro territorio. Le decine e decine di autobus organizzati e le migliaia di auto che sono giunte a Sciacca dicono che la festa in maschera saccense gode ancora di grande prestigio. Quello che forse è necessario fare è provare a recuperare la tradizione dei minicarri, che consentano a chi si attarda fino a fine spettacolo di continuare a divertirsi. Perché la tradizione resiste, i nostri carristi sono bravissimi, ma bisogna anche guardare al futuro.

Da segnalare come criticità le migliaia di multe per divieto di sosta inflitte alle tante auto parcheggiate, che rischiano di trasformarsi in deterrente per future visite.

Le giornate carnevalesche della domenica, iniziate sin dalla mattina (ieri qualche spruzzo di pioggia non ha generato grosse conseguenze) sono un punto di forza su cui bisogna insistere, compresi i momenti di intrattenimento per i bambini e le iniziative collaterali con le mostre nel Museo del Carnevale. Grandi numeri anche per la diretta televisiva che la nostra emittente ha prodotto in collaborazione con la Futuris, con le bellissime immagini del Carnevale di Sciacca che sono state apprezzate sui teleschermi dei telespettatori residenti nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo, Ragusa e Trapani, ma anche in streaming su YouTube e su Facebook, che hanno permesso a migliaia di persone da tutto il mondo di potere vedere lo spettacolo. Ancora bravissimo Sasà Salvaggio e tutti i professionisti che gli organizzatori hanno coinvolto per i momenti diversi della festa. La seconda proclamazione a fine spettacolo dei vincitori è un altro passo avanti da cui non si potrà più tornare indietro. La festa è arrivata ad un punto di oggettiva maturità. L'unico argomento di dibattito, ma la questione riguarda aal 90% soltanto noi saccensi, rimane quello del sito della festa. E saranno, i prossimi, c'è da scommetterci, giorni particolarmente intensi. Ma anche questo è Carnevale.

Letto 288 volte Ultima modifica il Lunedì, 03 Marzo 2025 13:44

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