la figlia di Laura Bonafede, storica compagna di Matteo Messina Denaro. La sentenza è stata pronunciata oggi nell’ambito dell’inchiesta per favoreggiamento aggravato dall’avere agevolato la mafia e procurata inosservanza della pena. Nei suoi confronti, il pm Gianluca De Leo aveva ha chiesto la condanna a 8 anni di carcere. Martina Gentile, insegnante come la mamma Laura Bonafede, dopo l’arresto del latitante aveva cercato di prendere le distanze e si era anche allontanata da Campobello di Mazara per andare a lavorare a Pantelleria.

Interrogata dal gip dopo l'arresto, aveva scelto di non rispondere, ma aveva voluto rendere dichiarazioni spontanee nel corso delle quali aveva dichiarato di essere stata affezionata al capomafia quand'era bambina, ma di aver capito che quell'affetto lui non lo meritava. Aveva sostenuto di aver visto il vero volto del boss, compresa la sua relazione con la madre (condannata a 11 anni e 4 mesi) solo negli ultimi tempi.

Secondo l'accusa Martina Gentile avrebbe fatto parte della rete di fiancheggiatori, che garantiva le comunicazioni dell’allora latitante Messina Denaro con la famiglia e con gli uomini d'onore liberi. Nipote del boss di Campobello di Mazara Leonardo Bonafede, dopo la sua morte aveva fatto pubblicare un necrologio in cui dichiarava di essere fiera del nonno. Messina Denaro, in uno dei pizzini, aveva elogiato questo suo atteggiamento, contrapponendolo a quello della figlia Lorenza.