non ha mai perso occasione per incalzare le amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo, accusandole di avere escluso questo tema dalla propria agenda politica e richiamandole alle proprie responsabilità. Oggi Zammuto, nonostante non rivesta più il ruolo di sindacalista, torna sull'argomento da semplice cittadino. Per l'ex segretario della Cgil, anche l'amministrazione in carica, nonostante sia alle prese con tante emergenze, dall'acqua ai rifiuti, dalle Terme al randagidsmo, non sta programmando un’idea di futuro. Problemi ed emergenze che non riguardano solo Sciacca ma quasi tutti i Comuni del Sud Italia, ma questo per Franco Zammuto non può giustificare l'assenza di progettazione sul futuro della città e sul futuro della qualità della vita dei suoi cittadini, che poi tradotto in parole semplici vuol dire creare le condizioni per risolvere la piaga più importante, e cioè il lavoro. Adesso come in passato, osserva Franco Zammuto, si continua a non avere una visione complessiva della nostra città per creare condizioni di crescita economica e sociale e ritornare ai fasti di una volta. Nessun aiuto, prosegue l'ex sindacalista, arriva poi dalle opposizioni, il cui unico “hobby” quotidiano è quello di infestare i media di comunicati tendenti ad attaccare e screditare l’amministrazione in carica, come se ci si trovasse prossimi a nuove elezioni. Alla luce di tale situazione, Zammuto ritiene di essere stato l’unico che in questi anni ha creduto che in una città come Sciacca e il suo territorio si potesse e dovesse affrontare il tema del lavoro, purtroppo con scarsa fortuna considerato che le tre amministrazioni che si sono avvicendate negli ultimi otto anni hanno fatto “orecchie da mercante” sostenendo che i territori non hanno strumenti e mezzi per creare condizioni di lavoro. E’ ovvio che le emergenze hanno la precedenza, prendono il sopravvento e non sono rinviabili, prosegue l'ex sindacalista, ma se almeno qualcuno dell’amministrazione si occupasse di crescita, sviluppo e lavoro, convocando le parti sociali, associazioni e cittadini, probabilmente potrebbero nascere idee e soluzioni utili alla crescita economica e allo sviluppo, e conseguentemente all’occupazione e al lavoro. Per Franco Zammuto, occorre avviare un dibattito in città su questi temi, una città in cui le Terme e il Gran Hotel delle Terme sono ancora chiusi e in cui il settore del turismo è coperto solo dai B&B che soddisfano solamente una tipologia di offerta turistica. Vorrei che qualcuno mi dimostrasse, conclude l'ex segretario della Cgil di Sciacca, che una città e un territorio non hanno alcuno strumento per creare sviluppo ed economia al fine di sconfiggere la piaga della disoccupazione e del precariato.