appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di oltre 60 milioni di rifugiati in tutto il pianeta. Anche Sciacca ha voluto, in questo particolare momento storico-politico, puntare l'accento sulla condizione di sofferenza di quanti sono costretti a fuggire da guerre e violenze, lasciando i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era parte della loro vita, con un flash mob nella piazza Noceto a San Michele. La giornata del rifiugiato sarà celebrata anche nei comuni del Belice, venerdì prossimo, su iniziativa della Cooperativa Sociale “Quadrifoglio” (Ente gestore del progetto SPRAR, ossia del servizio di protezione per i richiedenti asilo). Manifestazione promossa in collaborazione con i Comuni di Santa Margherita di Belice, Montevago e Sambuca di Sicilia . Prevede la realizzazione di una serie di iniziative sociali e culturali da svolgere venerdì per promuovere processi di inclusione e integrazione degli stranieri presenti nei nostri territori. Si partirà da Montevago, dove alle 17:30 in piazza della Repubblica ci sarà la distribuzione di brochure e magliette. Il gruppo si sposterà poi presso la struttura SPRAR di Montevago dove verranno “Aperte le Porte” come momento di incontro e conoscenza del progetto di protezione e analoga iniziativa verrà attuata a Santa Margherita Belice nel centro di accoglienza dei rifugiati di via Brancati e a Sambuca di Sicilia presso il centro di via Berlinguer 17. La manifestazione conclusiva che coinvolgerà i gruppi operanti nei vari comuni è in programma in serata, alle 20.30,presso la Villa Comunale di Santa Margherita di Belice. Lo SPRAR (servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) è stato istituito con la legge del 2002. Il sistema è coordinato dal Ministero dell’Interno in collaborazione con l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Gli enti locali che scelgono di aderire al servizio possono fare domanda per accedere ai fondi ministeriali. I comuni di Santa Margherita, Montevago e Sambuca di Sicilia hanno aderito al progetto e dispongono di strutture di accoglienza. Il principio base del sistema prevede l'accoglienza integrata che implica la costituzione di una rete locale per curare un’integrazione a 360 gradi nella comunità locale, da realizzarsi attraverso attività di inclusione sociale e scolastica. Accedono al servizio di protezione i rifugiati e richiedenti asilo dopo il transitato dagli hotspot e dai centri di prima accoglienza.