due progetti per la realizzazione di una pista ciclabile che collegasse Sciacca rispettivamente a Menfi e a Ribera. Progetti per un importo previsto di circa 6 milioni di euro, che si erano classificati rispettivamente al primo e al secondo posto di una graduatoria di un bando europeo che, poi, la Regione siciliana vanificò. Il bando morì, ma i progetti rimasero in vita. Anche la giunta Di Paola continuò a tenerli in considerazione, in attesa di tempi migliori. Improvvisamente però nel piano triennale approvato nei giorni scorsi questi progetti si sono volatilizzati. O meglio, uno è sparito completamente (quello del tratto Sciacca-Ribera, per intenderci), mentre l'altro ha cambiato nome, e il tratto ora si chiama Foggia-Fiume Carboj.
E dire che la FERSERVIZI aveva messo in vendita diversi tratti della vecchia strada ferrata di Sciacca, salvo poi tornare sui propri passi dopo avere appreso che il comune voleva realizzare una greenway. Mario Di Giovanna, ingegnere, profondo conoscitore di questa materia.
Su Facebook l'assessore alle infrastrutture Giuseppe Neri ha spiegato che la decisione di stralciare la pista ciclabile dal piano triennale non vuol dire non volerla realizzare. Neri definisce il piano triennale uno strumento obsoleto, e che i progetti privilegiati sono quelli che si inquadrano sulle linee di finanziamento disponibili dell'Unione Europea. Qualora ci fosse la possibilità di un bando che preveda questa tipologia di progettazioni – conclude Neri - potremmo inserire uno studio di fattibilità o un preliminare direttamente nell'elenco annuale per aver la possibilità di farcelo finanziare. Per onore di cronaca va detto solo che si tratta di progetti esecutivi, che dunque vanno oltre l'ipotesi di meri studi di fattibilità