Ha già dato i suoi frutti il programma “Tartaworld” finanziato con Fondi Europei e finalizzato alla riduzione della mortalità delle tartarughe in mare, grazie a cui, lo scorso anno, alcuni bambini, sia a Sciacca che in altri lidi agrigentini, hanno scovato dei nidi di tartaruga di cui gli adulti non si erano nemmeno accorti. Si riparte da oggi con gli appuntamenti di animazione e divugazione nelle spiagge, a partire da Sciacca e da Ribera. Dopo un primo step il 16 giugno, l'attività di formazione nel mese di luglio va intensificandosi e continerà fino a settembre. Il primo appuntamento del mese ha preso il via questa mattina a Borgo Bonsignore, a Ribera, mentre domani si passerà a Sciacca a San Giorgio; martedì 10 ad Arenella e domenica 15 a Maragani. Dopo di che gli animatori si sposteranno sull'altro versante agrigentino, verso San Leone, Licata, Torre di Gaffe, Mollarella e Kaos. In ciascuna località, sono previsti turni dalle 10 alle 11,30 e dalle 11.45 alle 13.45. Attraverso giochi e laboratori sulle tematiche della biodiversità marina, gli animatori Francesco Caramanno, Davide Lentini, Veronica Gallo e Luisa Maietta intratterranno e formeranno turisti, residenti, ragazzi e bambini su come salvaguardare l'animale della specie protetta. In particolare, si parlerà delle minacce e delle alterazioni dell'habitat marino che, unitamente all'impatto di varie attività e dell'inquinamento, provocano un costante declino della popolazione delle Caretta Caretta nel Mediterraneo. Ed è realmente positivo il riscontro sul programma tra quanti frequentano abitualmente i lidi agrigentini, che sono spesso meta delle mamme tartaruga per deporre le proprie uova. A Sciacca, ad esempio, da anni è stata prediletta la spiaggia di San Marco, dove mediamente sono due o tre i nidi che gli occhi attenti dei bagnanti e degli operatori ambientali riescono ad identificare. Le tartarughe tendono, infatti, ad accoppiarsi a largo delle spiagge dove sono nate e, di conseguenza, a deporre le uova negli stessi posti. Non è facile, però, spesso individuare il luogo della deposizione, in quanto le tartarughe nidificano di notte. Attività di informazione come quella portata avanti dal “Tartaworld” aiutano, anche, a cogliere i segnali di un'avvenuta deposizione, a sapere a chi rivolgersi per segnalarne la presenza e ad attuare le necessarie precauzioni che permettano la regolare schiusa delle uova. Ancora nessun nido all'orizzonte, ma la stagione degli accoppiamenti è appena iniziata.