Dopo numerosi giorni di mancato approvigionamento, lì dove tra sabato e domenica è stata erogata l'acqua, sia per la bassa pressione, sia per il poco tempo di erogazione, i serbatoi non sono riusciti a riempirsi se non un minimo. È successo in centro storico, dove, ad esempio in via Licata, i residenti sono riusciti ad approvigionarsi sabato intorno alle 13 e domenica, invece, in contrata Isabella, ma, come dicevamo, soltanto per un'ora: per troppo poco tempo, visto che i recipienti erano completamente a secco. Ed è proprio nella vasta zona periferica di Isabella che non tutti sono riusciti ad approvigionarsi per come speravano, come ci segnalano dalla via Teora, dove gli utenti continuano a trovarsi in gravissime condizioni rispetto ad una penuria di acqua che adesso continua da diversi giorni. C'è poi chi, sempre in zona Isabella, non ha visto arrivare nemmeno una goccia d'acqua. Così come a Cutrone ed a San Calogero dove i residenti quasi non ricordano nemmeno più quando si è verificato l'ultimo approvigionamento. Una situazione incresciosa, alla luce, oltretutto, di calendario in cui il gestore sostiene di avere erogato acqua regolarmente e prevede dei turni, a volte anche di 24 ore, che poi non risultano veritieri. I cittadini di Sciacca non possono che sentirsi letteralmente presi in giro. Non basta, infatti, erogare l'acqua per così poco tempo per dichiarare di aver normalizzato l'erogazione. Ed è, purtroppo, una situazione che si ripete nel tempo e che inviperisce sempre di più la gente contro Girgenti Acque, che giusto ieri, oltrettutto, comuncando la sistemazione dei guasti ai pozzi Carboj e Grattavoli ha annunciato una regolarizzazione del servizio che, invece, possiamo dire, ad oggi, non si è ancora registrata. I problemi all'impianto idrico non si contano più e nel cuore dell'estate pesano maggiormente, con l'aumento fisiologico del fabbisogno ed il crescente numero dell'utenza, tra l'arrivo a Sciacca di turisti ed il ritorno in città di chi, in inverno, risiede altrove. Ritardi e slittamenti che fanno vivere i cittadini col fiato sospeso, con la costante paura di rimanere a secco e chissà per quanti giorni. Oltretutto, la società, non è sempre in grado di garantire l'approvigionamento sostitutivo tramite le proprie autobotti, costrigendo gli utenti a rivolgersi a privati, che proprio nei giorni scorsi sono stati tempestati di chiamate, non riuscendo a raggiugere in tempi celeri quanti richiedevano il servizio. Anche quest'estate, quindi, il tema acqua rimane bollente e continua a generare disagi e nervosismi.