Il Comune, lo scorso 18 giugno, aveva inviato una lettera all'istituto con la quale chiedeva al dirigente Felice Benenati le chiavi di alcune stanze da destinare ad uso museale. Non è arrivata nota ufficiale da parte dell'istituto scolastico, ma a conclusione del Consiglio di istituto che si è svolto ieri sembrerebbe che la scuola non intenda rilasciare al Comune le due stanze. Non solo, pare che il consiglio d'istituto chieda, anche, al Comune il certificato di agibilità dell'intero edificio monumentale del Fazello. Non abbiamo notizie certe, ci spiega però l'assessore Gioacchino Settecasi. Si aspetta ancora la risposta definitiva della dirigenza della scuola per la consegna delle chiavi riguardo le due stanze, da allestire, oltretutto, con fondi regionali. Non è, comunque, compromessa la stagione delle manifestazioni che gli “Amici del Museo del Mare – Vincenzo Tusa” hanno organizzato all'interno dell'atrio del Fazello per la stagione estiva”. Associazione che dopo il nubifragio del 25 novembre 2016 ha spostato alcuni reperti custoditi alla struttura di Contrada Muciare inondata dal fango, al complesso monumentale sito nel centro storico di Sciacca. Una soluzione che, in realtà, sarebbe dovuta essere provvisoria, nello specifico fino a marzo 2017, ma così non è stato. Al contrario. La richiesta del Comune di gestire altre due stanze è stata sollecitata proprio dagli “Amici del Museo del Mare”, associazione presieduta da Gaspare Falautano, per ampliare l'allestimento già esistente al Fazello. Richiesta che ha scatenato la bufera.
Era intervenuto, lo scorso mese di maggio, persino l'architetto Rino Segreto, progettista dei lavori relativi al progetto di completamento e riattamento della scuola elementare, affermando che la struttura non era stata ideata a scopo museale e che quindi non poteva essere utilizzata in tal senso. Si era interessato della questione anche l'onorevole Matteo Mangiacavallo, che in un'interrogazione all'Ars aveva chiesto all'assessore ai beni culturali Sebastiano Tusa di interessarsi personalmente per far tornare il Museo del Mare nella struttura di Muciare. Insomma, una diatriba, quella sulla gestione degli spazi del Fazello, che dura tempo e che non ha ancora portato ad una soluzione ufficiale.