E' stata sufficiente una giornata di sciopero dei lavoratori della Srr in forza alle ditte che gestiscono il piano Aro del Comune di Sciacca per alimentare ulteriormente le discariche a cielo aperto nelle zone periferiche. E fortunatamente è stata evitata la seconda giornata di sciopero prevista per oggi. Solo nel tardo pomeriggio di ieri, e dietro una serie di telefonate a lavoratori e sindacalisti, il sindaco Francesca Valenti ha avuto contezza dello sciopero revocato. L'incontro avuto a palazzo di città, nella tarda mattinata di ieri, si era concluso con un sostanziale nulla di fatto. Al sindaco Valenti i lavoratori avevano chiesto di diffidare le ditte Sea Bono a garantire la puntualità nel pagamento degli stipendi, entro il 15 del mese. Non è stato sufficiente avere appreso che era già partito il bonifico per la quattordicesima e l'impegno al pagamento della mensilità di giugno entro la fine della prossima settimana. La diffida del Comune di Sciacca alle ditte che gestiscono il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città è partita nelle prime ore di ieri pomeriggio.
Superata la vertenza, sono rimaste le montagne di spazzatura. Evidentemente tanti saccensi hanno ritenuto di non poter tenere i rifiuti indifferenziabili, questo prevedeva ieri l'ecocalendario, un'altra settimana in casa e sono andati alla ricerca dei pochi cassonetti ancora presenti nel territorio comunale. Il risultato è che le zone periferiche della città sono diventate delle vere e proprie discariche e non solo quelle dove sono ancora presenti i cassonetti. Alla Foggia la situazione era indecente, ma questa mattina si è proceduto ad una pulizia straordinaria. Stessa cosa nell'altro punto in cui ancora sono collocati i cassonetti, lungo la variante per la località Foggia- San Marco. Svuotati i cassonetti e ritirati i cumuli di spazzatura che si erano accumulati anche in contrada Bordea nei pressi del nuovo negozio Expert che alla prima giornata di apertura aveva dovuto fare i conti con questa problematica. Altre zone della città, purtroppo, si trovano ancora in condizioni disastrose. La località San Giorgio ormai è una discarica a cielo aperto. La foto che vi stiamo mostrando è relativa alla zona di Timpi Russi e il commento di chi l'ha inviata alla nostra redazione è stato : “é così che a Sciacca facciamo la differenziata”.
Non va meglio in località Poio Tabasi. Qui siamo di fronte ad una vera e propria barzelletta con i cassonetti che erano stati rimossi, poi ricollocati e successivamente spostati in un altro punto, ma con il medesimo risultato: cumuli di spazzatura sempre e ancora di più nelle ultime 24 ore a causa dello sciopero.
Situazioni critiche anche in via Sant'Agata dei Goti e via Cava dei Tirreni.
Intanto, proprio lo sciopero e i disagi che inevitabilmente si sono generati, hanno fatto slittare la rimozione dei cassonetti nelle nuove località inserite tra quelle in cui viene effettuato il porta a porta che non erano comprese nel piano Aro, ossia Foggia, Maragani, San Marco , Tabasi, Fontana Calda e Sovareto.