Non usa la parola “azzeramento”, si limita a riconoscere la necessità di quelli che ama definire aggiustamenti. E ricorre ad una metafora più o meno edilizia. Intanto il dibattito sul futuro è aperto. La questione degli assetti della giunta rileva sotto punti di vista diversi. La Valenti non è soddisfatta della situazione, e vuole apportare dei cambiamenti. Sul tappeto però ci sono le pretese dei vari raggruppamenti politici: da Nuccio Cusumano che chiede il secondo assessore a metà di Sicilia Futura per la quale Giuseppe Neri non si tocca. Il sindaco fa sapere che deciderà lei. Nelle ultime ore però spuntano delle novità. Si parla, infatti, dell'ipotesi che Carmela Santangelo possa entrare in giunta con un ruolo assessoriale. Eletta nella lista Nostra Sciacca ispirata dal sindaco Francesca Valenti, questa ipotesi si sta sempre più accreditando. Sembra difficile, oltretutto, che da un azzeramento possa nascere una squadra con le stesse facce. Tanto varrebbe un rimpasto, incentrato in massima parte alla redistribuzione delle deleghe. Eppure il sindaco è orientato verso la direzione dell'azzeramento. E questo preoccupa alcuni dei protagonisti di questa coalizione di maggioranza. Che dopo appena un anno è andata in tilt, anche sulla base di problematiche della città che sono oggettivamente complesse, ma sullo sfondo resta sempre l'atteggiamento di una classe politica che, senza volere generalizzare, dimostra di non riuscire ad allontanarsi dalla tradizionale tendenza a ridurre tutto alla cosiddetta visibilità, quella che più o meno volgarmente si chiamano poltrone. Il rilancio dell'amministrazione è necessario, non certo per l'interesse politico ed elettorale di prospettiva di questo o quel partito, ma per il bene di un'intera città.