ufficiale da ieri con la delibera a firma dei commissari straordinari che gestiscono l'ente dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose avvenuto nel giugno 2017. Si attendono adesso i successivi provvedimenti nonché l'insediamento di una nuova commissione che dovrà gestire l'aspetto amministrativo del dissesto. Tra le cause che lo hanno determinato c'è anche la carente disponibilità finanziaria del Comune che ha portato l'ente a richiedere anticipazioni di liquidità. E così, il Comune di Castelvetrano si ritrova con uno squilibrio strutturale di oltre tre milioni e mezzo di euro, un disavanzo di oltre 27 milioni di euro al 31 dicembre 2017 e debiti fuori bilancio per oltre sette milioni e mezzo di euro non rateizzabili per il mancato assenso dei creditori. Ad aggravare la situazione, più di 50 decreti ingiuntivi per un valore complessivo di 5 milioni di euro e 60 diffide di pagamento notificate all'ente. Una situazione gravissima che avrà sicuramente delle conseguenze sia per i cittadini sia per i tanti creditori che vedranno ridurre di molto le loro speranze di riscossione dopo la dichiarazione di “default” che di fatto blocca anche le azioni esecutive nei confronti del Comune. Un Comune che va in dissesto, inoltre, non può contrarre mutui. E per le imposte e le tassi locali, ci saranno sensibili aumenti. Intanto è di qualche giorno fa la notizia che anche a Castelvetrano si voterà per le amministrative il 28 aprile prossimo e non più a novembre, così come precedentemente ipotizzato. Spetterà al nuovo sindaco, insieme alla sua giunta, il gravoso compito di avviare una importante opera di risanamento economico.