In questa giornata si ricorda l'aiuto miracoloso che San Calogero apportò ai saccensi nel 1578, dopo una serie di terremoti. Il Santo Taumaturgo ed eremita, dalla Calcedonia giunse in Sicilia per iniziare la sua opera di evangelizzazione in diversi paesi, fino ad arrivare a Sciacca, dove si fermò a vivere gli ultimi anni della sua lunghissima vita, assistendo i sofferenti, gli ammalati e i poveri. Il giorno antecedente la Festa, il lunedì, e il giorno stesso, il martedì, la cittadinanza saccense come segno di devozione al santo si reca in pellegrinaggio dal centro della città al monte S. Calogero a piedi, anche scalzi, per 7-8 km sin dalle prime ore del mattino. I festeggiamenti in onore di San Calogero, come ci ricorda Padre Tutino, sono cambiati nel tempo. Assieme ai Festeggiamenti in onore della Madonna del Soccorso, la Festa di San Calogero è una delle ricorrenze più sentite dai saccensi. Oggi nella Basilica di S. Calogero verrà celebrata, ogni ora, una santa messa. Alle ore 19:00 la messa solenne presieduta dall'arciprete Don Carmelo Lo Bue, al termine della quale si svolgerà una piccola processione per la via Guglielmo Pisa e il piazzale della Basilica. Alle 19,30, invece, dalla chiesa del Sacro Cuore, partirà il pellegrinaggio dei giovani, organizzato dalla consulta interparrochiale, che teminerà sul monte Kronio intorno alle 22.00, quando sarà celebrata l'ultima messa. Intanto, tanti i fedeli che questa mattina, all'alba, hanno preso parte al pellegrinaggio penitenziale cittadino che ha preso il via dalla Chiesa Madre.