tutte le preoccupazioni che da anni denunciamo”. Così oggi al nostro Telegiornale il Comitato civico per la Sanità di Sciacca torna a denunciare la necessaria superiore attenzione nei confronti dell'ospedale. Il militare, trasferito d'urgenza a Sciacca dopo essere precipitato dal tetto dell'edificio di via Boccaccio a Menfi, ha dovuto raggiungere il Fratelli Parlapiano di Ribera per potersi sottoporre all'esame più importante che è necessario fare in questi casi. TAC del Giovanni Paolo II che, comunque, è nel frattempo tornata a funzionare regolarmente.
Intanto è delle scorse ore la buona notizia del via libera, autorizzato dalla Regione siciliana al direttore generale dell'Asp Salvatore Lucio Ficarra, alla proroga agli incarichi a tempo determinato, che aveva fatto tornare la preoccupazione in ordine all'ipotesi che l'attività ospedaliera potesse essere seriamente compromessa. Il lavoro nelle corsie, infatti, si regge nel vero senso del termine sulla presenza dei circa cinquecento precari, che in attesa dei famigerati concorsi che purtroppo ancora non partono, coadiuvano l'azione del personale assunto a tempo indeterminato. Medici, infermieri, biologi, ausiliari ed altre figure professionali dunque potranno vedersi nuovamente rinnovare il contratto. Ficarra aveva formulato un quesito alla Regione, preoccupato che qualche lavoratore potesse rivolgersi al giudice del lavoro, invocando la propria stabilizzazione sulla base della norma che la prevede per i lavoratori che abbiano superato i 36 mesi di servizio continuativi. Norma che, come si ricorderà, era finita sotto i riflettori per la celebre autocertificazione dei contrattisti in cui rinunciavano ad adire le vie legali. Vicenda, effettivamente, comunque molto complessa. Per il settore della Sanità, però, è prevista una deroga al divieto di proroga dei contratti. Il punto adesso è che non c'è più alcuna ragione per la quale la Regione non dia un altro via libera fondamentale, quello riguardante l'indizione dei concorsi per la stabilizzazione di questi lavoratori. La recente approvazione della rete ospedaliera, con l'assenso definitivo del Governo centrale, che l'ha ritenuta coerente col piano di rientro, dovrebbe adesso aprire la speranza ad una dotazione organica definita e stabile presso gli ospedali della Asp, sia nel rispetto delle tante professionalità che da anni fanno funzionare i nosocomi, sia per andare incontro alle necessità della popolazione.