Il sindaco Francesca Valenti ha partecipato ieri al tavolo tecnico, ma questa mattina è rimasta al comune, in contatto telefonico con l’assessore Armao. Si attendono novità posto che la riunione avrebbe dovuto definire la questione dell’affidamento del parco delle Terme al comune, seppure già concordata da settimane, e fare il punto sulle procedure che la regione sta portando avanti per l’affidamento delle strutture termali a privati.
In relazione all’affidamento del parco delle Terme al comune di Sciacca, oggi il parlamentare del Movimento 5 Stelle Matteo Mangiacavallo sollecita l’amministrazione comunale a chiedere alla Regione anche la concessione del Complesso San Francesco. Questo bene andrebbe escluso dal bando e restituito alla città che ha bisogno di spazi museali ed espositivi nonché di locali da utilizzare per convegni e congressi. Il San Francesco, aggiunge Mangiacavallo, rappresenterebbe il luogo ideale, soprattutto dopo la chiusura del Museo del Mare al Fazello.
Non solo , per il deputato pentastellato sarebbe interessante che nel “pacchetto” venissero incluse anche le piscine e che venisse stanziata una somma per rimetterle in funzione e a tal fine ha annunciato la presentazione di un emendamento per questo scopo.
Sulla questione bando, per il Movimento 5 Stelle è importante ragionare e ponderare bene le scelte. Sono trascorsi quattro anni dalla chiusura delle Terme e tanta speculazione e demagogia è stata fatta, ma sarebbe ancor peggio riaprire le Terme senza avere le idee chiare e aver creato i presupposti per il rilancio del termalismo. Troppi buontemponi hanno passeggiato sulle loro macerie, commenta Mangiacavallo facendo riferimento, in ultimo, a quanti voleva montare le tende e non lo hanno fatto e a chi si è incatenato giusto il tempo per farsi una foto.
Sono il primo a dire che le Terme vanno riaperte subito, dichiara Matteo Mangiacavallo , ma non si devono regalare al primo che arriva, al contrario bisogna ponderare ogni scelta perché sarà determinante per il futuro. Nel bando, per il deputato pentastellato vanno incluse le stufe e va chiarito il ndo nodo principale legato alla concessione mineraria delle acque, escludendo un regime di monopolio, sul quale il M5S è pronto ad intervenire anche con iniziative legislative. Quando si parla di futuro del termalismo a Sciacca, conclude l’esponente pentastellato, immaginiamo un termalismo “popolare”, accessibile a tutti, e un termalismo “di lusso” riservato ad un target più alto.
Dunque scelte ponderate e non legate alla foga del momento perché sarebbero quelle più sbagliate.